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Comune di Venezia  -  Ha preso il via stamane nella sala consiliare di Ca' Farsetti il convegno nazionale "Storia e Memoria. L'eccidio di Cefalonia" promosso dall'Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Iveser), dall'associazione nazionale Divisione Acqui, dall'Anpi Provinciale di Venezia, con il patrocinio del Comune di Venezia e del Centro Tedesco di Studi Veneziani.

Il presidente dell'Iveser, Mario Isnenghi, ha dato lettura del messaggio augurale del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha sottolineato il profondo valore morale e storico di questa vicenda che vede, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, e nella resistenza dei soldati della divisione Acqui alle truppe tedesche, il nuovo orientamento e l'impegno delle forze militari italiane.

Il vicesindaco di Venezia, Sandro Simionato, ha portato i saluti dell'Amministrazione comunale: "A settanta anni dall'eccidio di Cefalonia, in cui furono trucidati 1.200 soldati italiani e 5.000 nei massacri seguenti, è giusto ricordare e analizzare la storia del nostro Paese e dell'Europa. Cefalonia è il primo atto in cui le forze militari si sono schierate da una parte, a sostegno dei nuovi valori che sono stati il cardine della rifondazione dello Stato in chiave democratica. L'eccidio compiuto dall'esercito tedesco ha aperto ferite profonde e aver ospiti qui i colleghi della comunità tedesca che vive nella nostra città è particolarmente significativo. Dobbiamo ora costruire una dimensione nuova in ambito europeo, ritrovando e aggiornando 'quei valori ispiratori' di libertà, democrazia e fedeltà al proprio Paese".

Isnenghi ha infine ringraziato il presidente del Consiglio comunale di Venezia, Roberto Turetta, presente in sala, per l'ospitalità e la collaborazione offerte.