VicenzaPiùCool - Spettacoli, cultura, eventi, gossip di Vicenza, Bassano, Thiene, Schio, Montecchio, Arzignano e del Vicentino.

Veneto Agricoltura - L'innovazione di fliera, oltre a quella tecnologica e dei processi produttivi, rappresenta per le imprese agricole una strategia su cui puntare con forza sempre maggiore. Lo ha capito Veneto Agricoltura che assieme ad altri 13 partner europei sta attuando un progetto transnazionale che mira a rafforzare proprio l'innovazione e la competitività delle aziende agricole attraverso la creazione di una piattaforma condivisa di Reti tra imprese.

La settimana prossima, il 4 e 5 aprile, a Cluj (Romania), si svolgerà un meeting tra tutti i soggetti partner per valutare lo stato di avanzamento di "APP4INNO - Application for Innovation". E' questo il nome del progetto, finanziato dal Programma europeo di Cooperazione Sud Est Europa, che vede coinvolti ben nove Paesi (oltre all'Italia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Grecia, Croazia, Serbia, Albania e Ucraina) e che può contare su risorse per quasi due milioni (1.860mila euro). Finalità primaria dell'iniziativa è quella di creare delle Reti transnazionali tra le piccole e medie imprese (PMI) in grado di sviluppare dei processi innovativi per accedere all'innovazione, dal trasferimento tecnologico alla cooperazione, oggi elementi chiave per affrontare la competitività internazionale. Nella prima fase progettuale, Veneto Agricoltura ha definito gli approcci e le metodologie migliori per rafforzare la competitività delle PMI agricole, partendo dall'analisi di settori specifici e individuando l'approccio innovativo più appropriato per raggiungere i risultati più efficaci. Obiettivo finale è quello di realizzare una piattaforma di servizi transnazionali per le PMI del settore primario, offrendo così ai sistemi produttivi agricoli locali l'opportunità di cogliere tutti i possibili elementi di sviluppo. Allo scopo, ciascun soggetto partner ha già promosso nel proprio Paese dei focus, presenti aziende agricole e agroalimentari, operatori della grande distribuzione e consumatori, per raccogliere criticità e specifici bisogni. I risultati emersi confluiranno ora in un manuale per l'adozione di approcci innovativi in agricoltura dove si sottolinea che per riuscire a "stringere" un rapporto con il mercato, soprattutto quello globalizzato, risulta fondamentale attivare una filiera (a monte e a valle) di produttori e trasformatori che aiuti a rendere migliore il rapporto stesso. Ecco allora che appare necessario rendere più fluida la filiera produttore/consumatore, passando per la distribuzione, sulla quale oggi si concentrano troppi blocchi. Anche la distribuzione deve dunque fare la sua parte dando vita ad una intermediazione intelligente capace di far crescere nuove idee lungo tutta la filiera. Allo stesso tempo, però, i produttori agricoli devono capire che l'innovazione aziendale non è più solo legata alla quantità fisica da produrre, ma anche al "significato" che un prodotto assume per il consumatore. Stiamo dunque parlando di ottenere valore agendo sull'"immateriale", concetto conosciuto dai trasformatori ma molto meno dai produttori.