Un'idea riformista sulle pensioni e lavoro
Sabato 12 Aprile 2014 alle 14:58 | 0 commenti
Riceviamo da Lucio Zaltron - Da un po' di tempo ho un'idea di cui non colgo particolari controindicazioni. Il tema è un'ipotesi di riforma aggregata del lavoro e delle pensioni. Sinteticamente propongo un ritorno all'età pensionabile “preriforma Fornero “a condizione della volontaria disponibilità del lavoratore ancora attivo di percepire l'ammontare economico previsto in cambio di un rapporto di lavoro gratuito ridotto (part-time).
Contestualmente un giovane verrebbe inserito per l'orario rimanente indicato nei vari contratti di lavoro. Il giovane verrebbe retribuito con la differenza tra il costo originale della completa retribuzione dell'anziano potenzialmente al lavoro full-time e la pensione ricevuta.
Il vantaggio per le aziende sarebbe quello di avere a disposizione due risorse al costo di una e la possibilità di un vero passaggio di consegne generazionale.
Il vantaggio per i giovani sarebbe quello di avere la possibilità di un inserimento nel mondo del lavoro “accompagnatoâ€, con reali prospettive di occupazione meno precaria e una retribuzione, anche se modesta, superiore a quello che attualmente ricevono nei vari stage.
Il vantaggio per gli anziani sarebbe quello di un'uscita graduale senza particolari traumi dal mondo del lavoro.
Il vantaggio per lo Stato sarebbe quello di creare posti di lavoro in base al principio di una maggiore equità sociale promuovendo la collaborazione generazionale, il tutto senza particolari aggravi per i costi sociali.
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