Quotidiano | Categorie: Politica, Turismo

Turismo, Zaia: norma assurda equipara roulotte e campers a nuove costruzioni

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 8 Agosto 2013 alle 16:36 | 0 commenti

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Regione Veneto - “Siamo di fronte all’ennesimo esempio di quanto sia difficile fare impresa in questo paese. Una norma del Decreto del fare assoggetta le roulotte, i campers e la case mobili all’interno dei campeggi a interventi di nuova costruzione. E’ surreale, ma anche devastante per l’economia del Veneto, dove l’offerta di turismo all’aria aperta rappresenta il 27 per cento delle presenze regionali, cioè 20 milioni di turisti che danno lavoro a 13 mila addetti”.

E’ la dura presa di posizione del presidente Luca Zaia all’emendamento al Decreto del Fare che rischia di penalizzare fortemente e addirittura bloccare il settore della ricettività all’aria aperta, nel veneto dove esiste il più grande polo del settore, ma anche nel resto d’Italia.

“Per ragioni che stanno tra il discutibile e l’incomprensibile – spiega Zaia – la collocazione all’interno dei campeggi di roulottes, campers e case mobili viene assimilata agli interventi di nuova costruzione, che pertanto necessitano di autorizzazione urbanistico/edilizia. In altri termini, il titolare di un campeggio avrà l’obbligo di dimostrare, caso per caso, che questi mezzi mobili di pernottamento sono utilizzati e/o abitati solo se autorizzati da gravose pratiche autorizzato rie, impossibili di fatto da ottenere”.

“Per effetto di questa norma – dice ancora il Presidente del Veneto – l’Italia è l’unico Paese in Europa dove si chiede alle strutture ricettive di dimostrare, camper per camper, roulotte per roulotte, il regime di temporaneità: equivale a chiedere al parcheggiatore di dimostrare che la sosta di ogni macchina è temporanea. Già in queste ore si sta facendo concreta l’interruzione degli ammodernamenti programmati, con la disdetta di unità mobili di pernottamento già commissionate”.

“Il blocco degli investimenti  – conclude Zaia – non era proprio l’obiettivo che il ‘Decreto del fare’voleva evitare? In questo caso si disfa, altro che fare. Il governo si ravveda e modifichi, urgentemente, quella che è una norma priva di senso”.

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