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Turismo, il Veneto attua la sua nuova legge all'insegna della semplificazione

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 24 Luglio 2013 alle 21:41 | 0 commenti

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Regione Veneto - Ad appena venti giorni dall’entrata in vigore della nuova legge di riferimento per il turismo, la L.R. 11/2013, è approdata in Giunta Regionale la prima delibera di “indirizzo e coordinamento per l’applicazione e la semplificazione dei procedimenti amministrativi in materia di turismo”.

“Avevamo promesso una legge snella e agile, dall’immediata applicazione. Ecco mantenuta la promessa – spiega l’assessore regionale al turismo Marino Finozzi – con questa delibera  si provvede infatti a fornire le prime indicazioni operative e gestionali di applicazione della legge 11 che interessano sia gli operatori turistici che le provincie e gli enti locali. Inoltre vengono definite importanti disposizioni per la semplificazione dei procedimenti amministrativi rispetto alla vecchia legge quadro”.

“Con l’entrata in vigore della legge 11 un consistente numero di articoli della vecchia legge 33 vengono abrogati, per cui è necessario esplicitare alcune prime indicazioni di applicazione per gli operatori e gli enti pubblici interessati, e gestire così, con chiarezza, trasparenza e una puntuale informazione, la fase di passaggio fra il nuovo e il precedente sistema di disciplina normativa e procedurale”.

Il concetto chiave è quello della semplificazione a costo zero, che si estende dall’attività amministrativa di tutti gli enti locali coinvolti, alla comunicazione delle presenze turistiche e alla classificazione delle strutture alberghiere.

Per quanto riguarda le province sparisce l’obbligo di elaborare, approvare ed inoltrare alla Giunta Regionale il Programma di accoglienza turistica, e quello di avvalersi delle Conferenze Provinciali permanenti del turismo.

La stessa Giunta Regionale dall’entrata in vigore della legge non è più tenuta a convocare il Comitato regionale di programmazione, indirizzo e coordinamento delle iniziative regionali in materia di turismo, che viene quindi soppresso.

Dalla parte degli operatori vengono introdotte importanti novità: “in corso di stesura del testo di legge avevamo più volte ribadito agli operatori la nostra volontà di semplificazione e razionalizzazione della parte burocratica legata al loro lavoro – continua Finozzi – adesso l’abbiamo messo nero su bianco. Sparisce quindi l’obbligo per i titolare di strutture ricettive di comunicare alle Province i prezzi delle stesse, viene notevolmente semplificata e informatizzata la comunicazione dei dati riguardanti le presenze turistiche, che a partire dal gennaio 2014 dovranno essere comunicati esclusivamente per via telematica direttamente alla Regione, che naturalmente si farà carico di garantire il corretto funzionamento del sistema.”

“Altra importante novità per i titolari di strutture ricettive riguarda gli adempimenti di classificazione delle stesse strutture, grazie ad una autocertificazione presentata alla Provincia competente che entro soli 60 giorni potrà concludersi con il silenzio assenso alla classificazione, qualora naturalmente siano rispettati i requisiti. Comunque una sburocratizzazione e velocizzazione della classificazione delle strutture che va incontro alle esigenze di chi opera nel settore turismo”, conclude Finozzi.

La delibera tocca numerosi altri punti, fra i quali le indicazioni operative in materia di Direttore di Agenzia di viaggi in esclusiva, gli Enti locali e in particolare la provincia di Belluno, le strutture associate di promozione turistica che dal 2014 verranno finanziate se si costituiranno in “consorzi di imprese turistiche” così come indicato nell’art. 18 della legge, i requisiti del quale verranno definiti con un successivo provvedimento.

Ulteriori novità riguardano: la destinazione edilizia ed alloggi locati per finalità esclusivamente turistiche, per i quali viene evidenziata una netta distinzione: gli alloggi turistici oggetto di sola locazione sono esclusi dalle norme in materia di classifica<ione, segnalazione certificata di inizio attività, informazione sui prezzi, orari e periodi di apertura, vigilanza, sanzioni e rilevazione dei dati.

La gestione del Fondo regionale di rotazione che, pur rimanendo invariato, non viene più affidato direttamente a Veneto Sviluppo, ma può essere affidato direttamente dalla Giunta Regionale a soggetti pubblici o privati definendone le condizioni di operatività, stabilendone le procedure, i termini e i criteri per la valutazione dei progetti in armonia con la programmazione turistica regionale.

“La legge entrata in vigore tre settimane fa – ha concluso Finozzi – è in ogni caso solo il primo dei tre strumenti normativi con i quali viene completamente rivisitata la normativa regionale in materia di turismo. Il secondo riguarda le nuove norme sul demanio marittimo a finalità turistico-ricreativa ed è all’esame del Consiglio regionale. Il terzo concernerà le professioni turistiche, dove interverremo non appena lo Stato avrà rivisto la normativa nazionale adeguandola alla direttive comunitarie”.

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