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Torna al Teatro del Lemming "Edipo. Tragedia dei sensi per uno spettatore"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 26 Maggio 2016 alle 09:57 | 0 commenti

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Teatro del Lemming
Sarà presentato nell’ambito della programmazione in corso, Primavera AB 23, lo spettacolo manifesto del Teatro del Lemming: Edipo – Tragedia dei sensi per uno spettatore, lavoro riservato ad un solo spettatore alla volta in replica ad AB 23 – Centro internazionale di produzione e ricerca dal 30 maggio al 5 giugno. Dieci repliche giornaliere presso lo spazio di contrà Sant’Ambrogio, ogni 30 minuti a partire dalle ore 17.00 e fino alle ore 21.30, alle quali gli spettatori potranno assistere prenotando obbligatoriamente al numero 327.3952110. Lo spettacolo viene ripresentato dalla compagnia dopo il successo ed il clamore suscitato qui a Vicenza l'estate scorsa da L'Edipo dei Mille, progetto pedagogico che portava un gruppo di allievi a confrontarsi con la drammaturgia di Edipo.

Edipo – Tragedia dei sensi per uno spettatore è un lavoro che segna in modo indelebile un passaggio importante nella poetica del Lemming e nel panorama teatrale italiano. Lo spettacolo, infatti, nato nel 1997, ha reso celebre la compagnia a livello internazionale, facendogli guadagnare da subito un vasto consenso di pubblico e di critica. Pensato per un solo spettatore partecipante ma realizzato negli anni per oltre 5000 spettatori, EDIPO inaugura una stagione del tutto inedita per la scena italiana conducendo ad un radicale ribaltamento che fa dello spettatore non più il passivo fruitore della drammaturgia, bensì il motore stesso della rappresentazione. Lo spettacolo conduce lo spettatore, attraverso un percorso intimo e personale, a rivivere sul proprio corpo la tragedia di Edipo: spogliato dagli ornamenti, dalle scarpe, da ogni oggetto personale, esso viene condotto per mano verso il labirinto oscuro dove Edipo diventa quel  "colpevole innocente" cantato dal mito. Come Edipo egli è il solo a viverle ed è cieco di fronte ad esse in un viaggio che lo vede claudicare, appena sostenuto da vaghe presenze che evocano e provocano continuamente il suo immaginario. Bendato, capace di uccidere il padre e giacere con la madre, lo spettatore, nel rovesciamento drammaturgico, si trova così ad essere al centro degli infiniti significati del mito vivendo contestualmente un coinvolgimento emotivo, fisico e drammaturgico in un’esplosione dei sensi.
Ma chi è realmente Edipo? È solo un mito lontano e perduto oppure è ancora qualcosa che ci riguarda da vicino? Come scrive il regista Massimo Munaro: “Edipo ci dimostra come la nostra identità sia sempre estremamente fragile. Ci racconta come un uomo, che si crede saggio e giusto, possa scoprire alla fine della sua analisi, dopo aver cercato di conoscere se stesso, di essere diverso da ciò che credeva, di avere una natura diversa da quella che immaginava essere la propria. Edipo ci racconta come la vita di ciascun uomo sia legata ad un dissidio incancellabile tra destino e libertà”.
Prenotazione obbligatoria al 327. 3952110; biglietto unico 15 euro.


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