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«Tommy Maistrello fa gol, Tommy Maistrello fa gol»

Di Marco Polo Giovedi 28 Novembre 2013 alle 21:45 | 0 commenti

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Tommy Maistrello è una bellissima speranza da coltivare per il mondo del Bassano Calcio. Il 20enne centravanti padovano già un anno fa aveva rapito una fetta consistente di cuori giallorossi e il suo mancato impiego, soprattutto dopo la rete in rovesciata al Castiglione (quarta giornata), generò qualche polemica, anche tra i nostri utenti. Un lampo biodo qui, una pausa lì, un colpo subito dopo. Maistrello è così: illude, delude, esalta. Ma la fiducia nei suoi confronti non tramonta e, ad oggi, è più forte che mai.

Quando lo scorso giugno il presidente Stefano Rosso ordinò «largo ai giovani» qualcuno sotto sotto ha intravisto una possibilità da cogliere. Tra questi senz’altro c’era Maistrello. Il tesseramento di Pietribiasi gli pose si un ostacolo sulla via della titolarità ma tra l’avere un solo concorrente, per quanto forte, è tutt’altra cosa che giocarsi un posto contro tre  (Longobardi, Gasparello e Zizzari). Basta un raffreddore o una squalifica al puntero designato, cosa poi puntualmente accaduta, per ritrovarsi come primo candidato alla maglia numero 9. Insomma le possibilità per trovare uno spazio adeguato o quantomeno dignitoso si vedevano chiaramente già in estate: «In effetti è vero – conferma il diretto interessato – la differenza con gli anni passati è notevole. Sono contento della fiducia dimostratami dalla società nel tenermi come prima alternativa nel reparto offensivo. Ho la possibilità di avere a disposizione più minutaggio a patto che me lo meriti e che lo sfrutti al meglio. Trattandosi appena del secondo anno che «gioco a calcio», non mi posso di certo lamentare».

 

Le discese ardite e le risalite. Tornando al tema iniziale, fin dal primo match giocato dall’inizio Maistrello ha trovato tempo e modo per battere il portiere avversario (Bellaria). In sequenza sono arrivati i gol contro Real Vicenza e Alessandria, gol che hanno elettrizzato il partito di chi lo voleva in campo fin dall’anno passato ed, in generale, compiaciuto l’intero ambiente giallorosso. Gol pesanti a cui, però, non sempre è corrisposta una prestazione altrettanto importante, da centravanti capace di fare reparto da solo, attivo e reattivo. Ecco allora che le parole di Petrone inizialmente difficili da comprendere, in merito allo scarso utilizzo del giovane nonostante qualche affanno disturbasse Pietribiasi, sono diventate chiare come la luce del sole: Tommy in campo deve metterci qualcosa in più, almeno l’ardore che ci si aspetta da un ragazzo di vent’anni con la dinamite nel piede, un fisico imponente e un istinto del gol invidiabile. Poi è arrivato lo scontro con il Monza, 25 minuti più recupero in cui Maistrello ha espresso tutto il suo repertorio: dallo stop perfetto del primo pallone toccato, ad una difesa della palla determinata, ad un pressing rabbioso, fino ad un gol andato in fumo a causa di un impercettibile tocco dell’ex Lecce Polenghi che ha avuto il merito di mandarlo fuori tempo sul cross preciso di Furlan. Non ci fosse stata quella magata del difensore biancorosso, ancora una volta Maistrello avrebbe rivestito i panni del risolutore. Mica poco per uno alla quinta presenza da titolare tra i professionisti: «Sono molto 

Maistrello alla caccia del pallone. In alto una pazza corsa dopo il suo primo gol in stagione (foto Roberto Bosca)

contento di come sono entrato in partita domenica, mi sono accorto anch’io di aver giocato in modo molto più produttivo rispetto al solito. Spero possa rappresentare un punto di partenza. Cos’è cambiato rispetto alle partite precedenti? Probabilmente un fattore di testa, di concentrazione. Devo imparare ad essere più sul pezzo ancor prima di scendere in campo».

 

Ruolo … del mister. Mario Petrone sembra fatto a posta per tenere in riga un gruppo giovane ed esuberante. La gestione di tanti caratteri è un’arte perché il rimbrotto continuo può fungere da stimolo ad una persona come infastidire e far reagire male un’altra. Maistrello elogia il principale artefice della favola giallorossa: «Oltre alla cura dei movimenti da eseguire in partita per risultare più efficaci il mister mi aiuta tantissimo perché è un grande motivatore. È un eccellente uomo spogliatoio, sa tirare fuori il meglio dalla squadra anche se per fare questo certe volte martella, eccome se martella… Sa tenere tutti sulla corda, si nota, ad esempio, osservando come chi gioca meno riesca a disputare grandi partite perché tutti si sentono parte integrante del progetto. La Grotteria? Durante gli allenamenti è prodigo di suggerimenti e, da grande attaccante qual è stato, qualche trucchetto del mestiere me lo insegna pure».


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