Titolo di Cavaliere a Berlusconi, M5S: Zanonato rispetti la legge e lo tolga
Sabato 19 Ottobre 2013 alle 13:05 | 0 commenti
On. Enrico Cappelletti, Giovanni Endrizzi, Movimento 5 Stelle - L'interrogazione scritta al Presidente del Consiglio e al Ministro dello Sviluppo Economico Zanonato, che hanno depositato ieri come primi firmatari i portavoce Senatori Enrico Cappelletti e Giovanni Endrizzi, sarà propedeutica a fare chiarezza sulle azioni del Ministro, per altro previste dalla legge 194/86: se le due cariche dello Stato siano o no a conoscenza dei fatti, nonché quali azioni intendano mettere in atto e quando.
La revoca del cavalierato di Silvio Berlusconi è nodo importante da sciogliere perché, in caso di mancato intervento, si prefigurerebbe il reato di omissione dolosa di atti d'ufficio.
Il 17 settembre del 2010 Callisto Tanzi perse il titolo di Cavaliere del Lavoro. Giorgio Napolitano gli revocò il cavalierato per "indegnità ", dopo il crac Parmalat e a seguito di cinque patteggiamenti ed una condanna in secondo grado.
Come prescriveva e prescrive la legge n° 178 del 3 marzo 1951, su richiesta del Ministro dello Sviluppo Economico, il Capo dello Stato deve revocare l'onorificenza a chi non abbia tenuto "una specchiata condotta civile e sociale".
Così il Ministro dello Sviluppo Economico ad interim, alla luce dei fatti, promosse l'azione del Presidente. Quel ministro era proprio Silvio Berlusconi.
Oggi il suo omologo è Flavio Zanonato da Padova, Ministro in quota al Partito Democratico, compagine fieramente impegnata da anni a salvare il "Cavaliere" (possiamo ancora chiamarlo così) da tutti gli impacci.
Lunga è la tradizione della sinistra moderata, nel correre in aiuto di Berlusconi. Tra i più spicca Violante, pontiere con il PDL per le questioni di giustizia con il suo famoso discorso del 2002, dettato dall'ansia che gli allora DS non espropriassero l'impero Mediaset.
L'ansia gli deve essere durata fino ad oggi, dato il recentissimo assist sulla presunta incostituzionalità della legge Severino.
Ora è il momento di Zanonato che, da quanto si apprende dalla stampa, non è intenzionato ad attivare le procedure per la revoca dell'onorificenza da Cavaliere del Lavoro di Berlusconi. Zanonato è lo stesso parlamentare che si scaglia contro Renzi, reo di non essere d'accordo con l'amnistia/indulto salva
Berlusconi; é anche lo stesso che, sulla ineleggibilità di Berlusconi per la famosa legge del 1957, afferma sicuro a Il Fatto Quotidiano il 2 maggio scorso:"Sono gli elettori, non le norme a stabilire se uno è ineleggibile o meno."
Per Zanonato evidentemente, quando c'è di mezzo il cavaliere, le leggi sono un dettaglio.
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