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Tentativo di truffa con banconote false da 500 euro a un imprenditore vicentino

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 8 Agosto 2014 alle 14:53 | 0 commenti

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Comando Provinciale Guardia di Finanza Vicenza - Nei giorni scorsi i finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza hanno sventato un tentativo di truffa perpetrato da due coniugi Rom - di 55 e 53 anni - originari del Padovano, nei cui confronti sono state sequestrate 56 banconote da 500 euro, per un importo complessivo apparente di 28.000 euro, rivelatesi false, mentre si apprestavano ad utilizzarle per raggirare un imprenditore vicentino.

La truffa, come di consueto, ha avuto una evoluzione complessa. All’inizio l’imprenditore-vittima è stato avvicinato ad una fiera da persone apparentemente facoltose ed interessate ad acquistare i suoi prodotti, per importi anche consistenti. In un secondo momento, vi è stato un appuntamento presso un hotel di Venezia per meglio definire gli accordi commerciali. Infine, ottenuta la fiducia della loro vittima, i truffatori hanno proposto di rinsaldare il rapporto venutosi a creare con la richiesta di una cortesia: cambiare il denaro contante in loro possesso in banconote di piccolo taglio. Per tale operazione, alla vittima veniva promessa una provvigione del 10% della somma cambiata.

L’inattesa evoluzione dei rapporti commerciali avviati dall’imprenditore vicentino, iniziati con una proposta di acquisto di prodotti e giunti ad una richiesta di cambio di banconote, per un importo consistente, inducevano la vittima designata della truffa a chiedere l’intervento del Nucleo di Polizia Tributaria di Vicenza.

Così, all’incontro con i truffatori, fissato presso un centro commerciale di Vicenza, si presentavano direttamente i finanzieri che procedevano alla identificazione dei responsabili ed alla perquisizione della loro auto. In tale sede veniva rinvenuta e sequestrata una mazzetta di banconote da 500 euro, confezionata in modo tale da rendere più difficoltosa, da parte della persona che li avrebbe dovuti ricevere, l’immediata identificazione della falsità dei biglietti, su una delle cui facciate era apposta la dicitura “FAC SIMILE”.

I truffatori, già gravati da numerosi precedenti giudiziari e di polizia per fatti analoghi a quello accertato, venivano denunciati alla Procura della Repubblica di Vicenza mentre la loro auto, risultata priva di copertura assicurativa, veniva posta sotto sequestro amministrativo.

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