Tanto rumore per... Forza Nuova
Domenica 9 Febbraio 2014 alle 21:05 | 2 commenti
Vai con la pubblicità gratuita. Un partito al quale gli italiani storicamente hanno attribuito percentuali da “zerovirgola†(alle politiche 2013 uno 0,26%) tiene banco da mesi sulla scena vicentina. Tutto merito delle proteste, minacce, contromanifestazioni, scontri con la polizia e atti vandalici di coloro che si definiscono antagonisti di Forza Nuova, ma che non stanno facendo altro che regalarle la ribalta.
Ieri a Vicenza era programmata una tappa del tour in Veneto di Roberto Fiore, segretario nazionale e uno dei fondatori di Forza Nuova nel 1997. Tappa vicentina "obbligata" dopo il recente caso finito sulle pagine dei giornali nazionali delle bollette pagate al campo zingari dal Comune di Vicenza.
Una presenza che, secondo quanto ha fatto sapere Fiore, “vuole essere un pesante segnale nei confronti del primo cittadino di Vicenza Achille Variati, sindaco che si è reso ridicolo agli occhi dell’opinione pubblica e ha insultato i cittadini di una città divenuta simbolo del privilegio Româ€.
Una premessa del genere, dopo il moto di indignazione popolare sulla vicenda bollette raccontato dai quotidiani berici nelle settimane scorse, avrebbe dovuto portare al suo cospetto una fiumana di gente e invece a ricevere Fiore c’erano una quarantina di militanti. Ma in più ecco servita un’altra bella sorpresa poco prima del suo arrivo, con delle scritte ostili apparse sui muri dell’Hotel che ospitava il convegno che probabilmente hanno regalato all’evento più spazio sui giornali cittadini di quello preventivato.
Un po’ come successo qualche mese fa con la manifestazione in centro a Vicenza di Forza Nuova, della quale probabilmente si sarebbero accorti in pochi se non fosse stata osteggiata da contromanifestazioni e scontri con la polizia.
Nel frattempo Fiore e soci ci tengono a far sapere che i numeri di iscritti al loro partito stanno crescendo a Vicenza e provincia; e in tempi di sfiducia nella politica e di crisi dell’elettorato leghista più estremista non possiamo che crederci.
Rimane il fatto che i loro classici anatemi sul problema campi Rom e Sinti o sul sistema europeo-capitalista moderno rimangono ancora senza proposte che portino a concrete e realistiche soluzioni alternative.
Questo sì che li accomuna ai loro più acerrimi rivali, anche loro confinati a percentuali da “zerovirgolaâ€.
E allora non rimane che scontrarsi su inutili e antichi ideali politici.
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