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TAC, Leder: Vicenza è ufficialmente sotto osservazione dall'Unesco

Di Edoardo Pepe Venerdi 23 Gennaio 2015 alle 17:09 | 1 commenti

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Francesca Leder, professoressa del Department of Architecture University of Ferrara ed esponente dell'’Osservatorio Territoriale di Vicenza, ci trasmette la lettera che ha ricevuto dall'ufficio del World Haritage Center di Parigi, a firma del suo direttore, Kishore Rao, nella quale si conferma quanto anticipato dall'ufficio UNESCO del MIBACT nella comunicazione inviata al Comune di Vicenza in data 2 gennaio 2015.

Leder scrive anche un commento come premessa: 
"La pratica per verificare l'impatto del passaggio dell'AC/AV sul territorio di Vicenza è ufficialmente in corso. La documentazione da poco trasmessa dal Comune all'ufficio UNESCO del MIBACT verrà inoltrata, dagli uffici di Parigi, all'ICOMOS, l'istituto deputato alla valutazione dell'impatto provocato da opere di trasformazione del territorio. 
Com'è noto l'ICOMOS opera per conto dell'UNESCO e si occupa, tra le altre cose, di valutare se i progetti di trasformazione urbanistica e territoriale, previsti dagli strumenti di pianificazione, possono provocare danni ai singoli siti (come evidenziato per il caso di Vicenza) e, di conseguenza, di formulare raccomandazioni atte a tutelarne la loro integrità nel rispetto di quanto contenuto nelle Linee Guida per l'applicazione della Convenzione internazionale sul patrimonio culturale  (paragrafi 172 e 174).
Vi è da dire che è la seconda volta che il WHC si vede costretto a intervenire in modo così determinato per la  tutela del patrimonio culturale palladiano. Già nel 2005 infatti i rappresentanti dell'ICOMOS sono stati chiamati a valutare la gravità dell'impatto provocato dal tracciato dell'A31 (sud) sulla Villa Saraceno di Agugliaro, inscritta anch'essa nella lista del patrimonio mondiale. 
Pesa sul caso di Vicenza anche l'intervento sull'area di Borgo Berga, già segnalato quest'estate e in corso di valutazione, così come altri interventi che interessano alcuni ambiti del centro storico e di aree di buffer zone sui quali OUT (Osservatorio Urbano territoriale di Vicenza) da mesi ha posto seria attenzione.
Personalmente credo che questa occasione possa costituire una straordinaria opportunità per la città Vicenza: data l'importanza riposta sul patrimonio culturale, anche in funzione di un auspicato sviluppo economico del nostro territorio, è più che mai necessario ripensare al senso stesso di appartenenza alla lista patrimonio dell'Umanità mettendo in campo - al contrario di quanto fatto sino ad ora - una pianificazione urbanistica di altissima qualità, sensibile, attenta e capace di sostenere politiche di sviluppo seriamente compatibili con la tutela del nostro patrimonio e la sua corretta valorizzazione".


Commenti

Inviato Sabato 24 Gennaio 2015 alle 07:56

Ma avete letto la lettera del WHC? È' una banale, seppur cortese, risposta ad una segnalazione. Pensate veramente che l'Unesco possa avere una decisiva azione sulla gestione del territorio? Vi sbagliate di grosso. La tutela delle città' e del paesaggio viene principalmente da noi stessi , dalla nostra cultura e sensibilità e non da associazioni che abbiamo creato solo per darci la parvenza di far parte di un club esclusivo. Quante città non sono iscritte nell'elenco dell'unesco e pure sono bellissime tanto quanto Vicenza.... Mi fa sorridere la sig.ra Leder, che tanto rimarca il fatto di rappresentare l'università di Ferrara magari con inglesismi tipo Department of Architecture of University of Ferrara , quando parla di pianificazione urbanistica di qualità. Mi chiedo dov'era nei decenni scorsi quando si compiva lo scempio della città con la costruzione di modeste periferie ed orrendi edifici? forse era troppo impegnata a insegnare teorie dell'urbanistica? Si perché la Prof. Leder non è' propriamente uno storico dell architettura o dell'arte o del paesaggio ma insegna "teorie" per l'appunto. Quindi perché solo ora se ne viene fuori pontificando a destra e a manca? forse la crisi spinge la gente a cercare nuove opportunità? Magari con qualche incarico ? A Vicenza non servono i professoroni, serve un serio tavolo di confronto tra e con i cittadini per ricreare quella sensibilità perduta dopo decenni di brutture. Il tema della Tav/Tac e' talmente devastante che potrebbe innescare tutto .questo .Per concludere cito un detto: "chi sa fa e chi non sa insegna".
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