Quotidiano | Categorie: Sanità

Suem 118, il rapporto veneto: 360 mila soccorsi l'anno, mille al giorno

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 2 Novembre 2013 alle 13:45 | 0 commenti

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Regione Veneto - Mille interventi di soccorso al giorno, 365 giorni l’anno pari a un totale di oltre 360.000 l’anno, con 219 ambulanze, 36 automediche, i mezzi del volontariato, 4 elicotteri, 4 basi di elisoccorso e 37 elisuperfici al servizio di altrettanti ospedali e zone isolate attive . A queste cifre si aggiungono 800 soccorsi l’anno in montagna, di cui 350 con elicottero e 450 con squadre del soccorso alpino a terra, che salvano o recuperano 1000 persone l’anno.

Sono questi gli strabilianti numeri del rapporto sull’operatività del servizi di urgenza-emergenza Suem 118 in Veneto, diffuso oggi.

“Leggendo questi numeri – dice il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia – vengono i brividi: i veneti sono praticamente seguiti da un gigantesco e virtuoso grande fratello salvavita, senza lesinare sui mezzi nonostante i tagli che si sono abbattuti da Roma e mettendo in campo migliaia di operatori professionali e volontari: uno squadrone di angeli che vigila h24 su ognuno di noi. Li ringrazio tutti uno per uno, a cominciare dai volontari che donano il loro tempo libero agli altri e mentre lo faccio penso ai tanti disservizi che spesso vengono denunciati in Italia rispetto agli interventi d’emergenza. Il primo pensiero è per il malato vittima del disservizio, ma il secondo è un sentimento di grande orgoglio per quello che riusciamo a dare ai nostri cittadini”.

Sul territorio sono presenti 126 basi operative e l’organizzazione, a differenza di quanto avviene in altre Regioni, prevede la presenza di una rete di ambulanze di soccorso avanzato con a bordo un sanitario esperto. Ben 50 Associazioni di Volontariato, Onlus e soggetti economici garantiscono preziosi servizi di appoggio e collaborazione in stretto contatto con le Ullss.

“E non basta – aggiunge Zaia – perché il tutto è appoggiato a una rete ospedaliera per l’emergenza organizzata secondo il più moderno modello Hub & Spoke che comprende anche 11 punti di primo intervento, di cui 2 dedicati alle spiagge, 38 servizi di pronto soccorso negli ospedali Stroke e 7 dipartimenti di emergenza negli ospedali Hub, quelli capoluogo. Organizzazione, professionalità e dedizione degli operatori: è così che si salvano le vite in Veneto”.

Ma una peculiarità davvero rara è in Veneto l’istituzione di reti cliniche per la gestione delle principali patologie acute.

Quella per l’infarto, formata da 14 laboratori di emodinamica operativi H24, in grado di sottoporre tutti i pazienti ad angioplastica primaria entro massimo 90 minuti dalla diagnosi; quella per l’emergenza-urgenza pediatrica e neonatale con la presenza di consulenza specifica nei pronto soccorso e ambulatori di pronto soccorso dedicati ai bambini, con attività di terapia intensiva neonatale in 5 dei 7 ospedali Hub (quelli capoluogo); quella per l’ictus, strutturata su 3 livelli: il primo è dato dall’ospedale Stroke; in altri 15 ospedali è attiva una stroke unit con possibilità di eseguire la trombo lisi immediata. C’è poi un terzo livello, previsto in 6 centri, dove si esegue anche la trombolisi loco-regionale. Infine, da segnalare, la rete per la neurolesione grave con una forte integrazione tra i centri dotati di neurochirurgia, le terapie intensive, la rete dei Pronto Soccorso e il Suem 118, che consente di inviare immediatamente il paziente nella sede più vicina e adatta alla sua patologia.

 

“Il Suem 118 è il cardine di una sanità moderna, capace di dare risposte immediate alle emergenze e in questo senso il Veneto non teme confronti. Ringrazio tutti gli uomini e donne, strutturati e volontari, che con il loro sacrificio quotidiano ci hanno regalato questi numeri da primato, spesso facendo miracoli”.

Lo sottolinea l’assessore alla sanità del Veneto Luca Coletto, commentando i dati diffusi oggi sull’attività dell’urgenza-emergenza in Veneto.

“Una soddisfazione doppia – aggiunge Coletto – come assessore veneto e come veronese, perché fu proprio a Verona che nacque l’embrione di quello che oggi è uno dei servizi più efficienti e capillari d’Italia”.

“L’urgenza-emergenza – conclude Coletto – è uno dei cardini anche del nostro nuovo Piano Sociosanitario, tra le cui priorità c’è quella del soccorso tempestivo e del veloce trasferimento del paziente nella struttura più adatta a curare la sua patologia. Constatare che partiamo da numeri di eccellenza è davvero motivo d’orgoglio”.

 

Leggi tutti gli articoli su: Regione Veneto, Luca Zaia, Suem, ambulanza, 118

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