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Su Marghera Aim smentisce tesi e dati della Filctem di Venezia

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 1 Marzo 2013 alle 18:49 | 0 commenti

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AIM  -  In riferimento ai numerosi comunicati diffusi in questi giorni dal segretario della Filctem Cgil di Venezia Davide Camuccio, nei quali sono sostenute tesi non vere e sono comunicati dati non reali circa la situazione dei lavoratori impiegati presso la piattaforma di Marghera, ci vediamo costretti, nostro malgrado, ad alcune precisazioni. L’attività di AIM Bonifiche si sta avviando verso la chiusura, e il Gruppo AIM non avrebbe alcun obbligo di ricollocare i sei dipendenti.

Tuttavia, fin da subito per senso di responsabilità, e non solo a parole, AIM ha fatto tutto il possibile per individuare una alternativa occupazionale all’interno del Gruppo. Tant’è che una lavoratrice è già impiegata da 8 mesi presso il settore amministrazione di san Biagio, e due dipendenti sono tutt’ora operativi a Marghera. Per i tre rimanenti, previa consultazione, è stato proposto il distacco a Vicenza presso AIM Ambiente, mantenendo l’originario trattamento economico del contratto Chimici, certamente più vantaggioso di quello Federambiente dei colleghi vicentini. Dopo pochi giorni dalla firma dell’accettazione del distacco e dall’inizio del servizio, a nome dei tre lavoratori, il rappresentante sindacale Filctem di Venezia ha avanzato una serie di richieste anche economiche: un orario posticipato di inizio turno; una pausa pranzo; un’auto aziendale; cinque e non sei giorni di lavoro settimanale. In alternativa, la cassa integrazione, ovvero la possibilità di godere di un trattamento economico completamente a carico della collettività, e destinato a lavoratori in reale stato di necessità. Il sindacalista ha anche dichiarato alla stampa che i dipendenti percepiscono 800 euro netti  al mese, che le spese per la trasferta da Mestre a Vicenza si aggirano sui 400 euro; che l’Azienda sta perseguendo un piano prestabilito per licenziare i lavoratori.

A fronte di questa miope posizione espressa dal segretario Filctem di Venezia, non rispondente alla realtà dei fatti, per dovere di verità precisiamo: i tre lavoratori di AIM Bonifiche, ancorché distaccati presso AIM Ambiente di Vicenza, percepiscono stipendi netti mensili compresi tra 1.649,35  e 1,682,18 euro per 13 mensilità, per un orario di lavoro di 37,45 ore settimanali distribuite su sei giorni; il costo dell'abbonamento ferroviario mensile è di 60,70 euro e quindi lo stipendio netto più basso si riduce ad euro 1.588,65, il più alto a 1.621,48;  AIM ha dato disponibilità a ritardare alle 6.30 l'inizio del turno, nonostante le inevitabili conseguenze sull'organizzazione del lavoro.

Queste, secondo Filctem, sarebbero le condizioni inaccettabili, contro le quali i tre dipendenti sono in sciopero da 15 giorni, e che proverebbero la volontà dell'Azienda di indurre i lavoratori alle dimissioni. Valutino dunque i cittadini, soprattutto chi ha perso il lavoro, i giovani in cerca di prima occupazione, i lavoratori di AIM Mobilità che hanno accettato la riduzione dello stipendio per salvaguardare l'occupazione, i lavoratori di AIM Ambiente che non godono di deroghe all’orario di ingresso, se le condizioni offerte dall'Azienda ai tre lavoratori di AIM Bonifiche possano essere definite inaccettabili, punitive e finalizzate ad ottenere le dimissioni. O se invece AIM non stia offrendo una reale possibilità di impiego a personale altrimenti destinato all’esodo.

AIM rammenta alla sigla sindacale veneziana che amministrare soldi pubblici, cioè della collettività, rappresenta innanzi tutto una responsabilità nei confronti di tutti i cittadini, e non possono e non devono essere confusi il diritto al lavoro con la ricerca di privilegi.

Esprime inoltre la propria indignazione per il tentativo della Filctem di Venezia di porre responsabilità in capo all'Azienda attraverso una mistificazione della realtà, come anche non accetta processi alle intenzioni nei confronti dell'operato della Direzione aziendale e pretende rispetto nei confronti dell'Azienda e dei propri lavoratori.

Non si intende invece rispondere a sindacalisti vicentini di altre categorie che, impropriamente e senza adeguata conoscenza della particolarità della vicenda in questione, vorrebbero trasformare un problema organizzativo e industriale in un tema politico che non compete all’Azienda.

Il Gruppo AIM conferma, infine, la determinazione di proseguire nello sviluppo di relazioni sindacali corrette e costruttive, nel rispetto dei ruoli, come avvenuto con la Cgil di Vicenza nel corso degli ultimi due anni.

Leggi tutti gli articoli su: cgil, Aim, Marghera, Aim bonifiche, Filctem, Davide Camuccio

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