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Storie di partigiane vicentine, documentario in anteprima in Sala Stucchi

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 6 Novembre 2015 alle 15:58 | 0 commenti

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Comune di Vicenza

"Dalla parte giusta. Storie di partigiane vicentine" è il film documentario che verrà presentato in anteprima lunedì 9 novembre alle 17 nella Sala Stucchi di palazzo Trissino. 

È stato realizzato in occasione del 70° della Liberazione dall'associazione rEsistenze-memoria e storia delle donne in Veneto e da Istrevi-Istituto di storia della Resistenza e dell'età contemporanea di Vicenza, con il sostengo di ANPI-Vicenza, AVL-Vicenza, SPI-CGIL-Vicenza, Associazione 26 Settembre Bassano del Grappa e con il patrocinio del Comune di Vicenza.

Interverranno Isabella Sala, assessore alla comunità e alle famiglie, Carla Poncina per Istrevi, Maria Teresa Sega per rEsistenze, la regista Manuela Pellarin, e Sonia Residori, storica. Coordina Maria Pia Mainardi. Saranno presenti alcune testimoni.

Il film, per la regia di Manuela Pellarin, raccoglie le testimonianze di otto partigiane ed è stato realizzato utilizzando documenti provenienti da archivi vicentini pubblici e privati. Il film è rivolto in particolare ai giovani affinché attraverso il racconto diretto delle protagoniste siano stimolati a conoscere le motivazioni che le spinsero alla scelta, i sentimenti e le speranze che le animarono, il dolore per le violenze, la consapevolezza di essere "dalla parte giusta" che dava loro la forza di affrontare privazioni e pericoli, la volontà di riaffermare oggi i valori di libertà e democrazia per i quali lottarono e trasmetterne la memoria.

Le ricerche storiche sono state curate da Sonia Residori e Maria Teresa Sega, con la collaborazione di Carla Poncina, Maria Pia Mainardi, Marina Cenzon, Simonetta D'errico e Luisa Bellina.

 

Tra il 2005 e il 2015 sono state raccolte le testimonianze delle otto partigiane vicentine: Wally e Noemi Pianegonda, Lina Tridenti, Rina Somaggio, Alberta Caveggion, Teresa Peghin, Luigina Castagna e Maria Pia Mainardi. Attraverso le otto testimonianze si vogliono ricordare anche le partigiane vicentine e tutte le donne che in vario modo hanno detto no a sopraffazione e violenze e si sono impegnate in prima persona per difendere libertà e dignità umana.

Il film è il risultato di ricerche su donne e resistenza in Veneto, svolte da oltre un ventennio, che hanno portato alla realizzazione nel 2005, sempre con la regia di Manuela Pellarin, del film-documentario "I giorni veri. Le ragazze della Resistenza", e a diverse pubblicazioni, tra le quali "Le donne e la Resistenza. Interviste a staffette e partigiane vicentine" di Benito Gramola (1995); "Il coraggio dell'altruismo. Spettatori e atrocità collettive nel vicentino 1943-45" (2004) e "Il guerriero giusto e l'anima bella"(2008) di Sonia Residori; "Tra la città di Dio e la città dell'uomo. Donne cattoliche nella resistenza veneta"(2004) di Luisa Bellina e Maria Teresa Sega.

Le otto partigiane vicentine

Lina Tridenti "Piccola" (Pianezze 1923), prende parte nella Resistenza con i fratelli Curzio "Gigi" e Giorgio, nella divisione Ortigara della Brigata Mazzini, come staffetta e collaboratrice del comandante Giacomo Chilesotti. Dopo la guerra si è dedicata all'insegnamento e alla scrittura.

Rina Somaggio (Altavilla 1925), entra nel gruppo resistenziale guidato dal prof. Carlo Segato, svolgendo attività di staffetta. Arrestata il 2 dicembre 1944, viene imprigionata nella caserma di S. Michele, sede della Banda Carità, e torturata. Trasferita quindi nel carcere di S. Biagio, vi rimane fino alla Liberazione. Dopo la guerra per vent'anni è segretaria dell'AVL di Vicenza.

Alberta Cavaggion "Nerina" (Vicenza 1924) fa parte del Comando Guastatori della Divisione Vicenza come staffetta e segretaria, al comando di Gino Cerchio e Nino Bressan. E' incaricata di accompagnare il maggiore "Freccia" della Missione inglese dalla montagna alla pianura. Catturata viene portata prima a S. Michele e poi a Palazzo Giusti a Padova, sede della banda Carità.

Luigina Castagna "Dolores" (Recoaro, 1925), di famiglia contadina antifascista, aderisce alla Resistenza fin dall'inverno 1943, aiutando i compaesani partigiani. Diventata staffetta del btg. Romeo, fa la spola tra Recoaro e Vicenza, portando in montagna rifornimenti e armi. E' arrestata una prima volta nel giugno del 1944 e rilasciata, una seconda volta nel gennaio 1945, quando la casa dove si è nascosta col padre viene bruciata. Viene portata nella sede della brigata nera di Valdagno dove viene torturata.

Teresa Peghin "Wally" (Selva di Trissino 1924) staffetta della brg. Stella, nella quale milita assieme al fratello Pietro e al padre Ettore, ucciso per rappresaglia il 26 marzo 1945, svolge azioni portaordini e denaro importanti e rischiose. Ricercata, Wally rimane nascosta in un buco scavato sotto una legnaia in contrada Branchi, poi in contrà Balestri, sempre sottoterra. Non viene mai catturata.

Tutta la famiglia Pianegonda di S. Antonio di Valli del Pasubio era coinvolta in attività resistenziale. Le sorelle Adriana "Kora" (1924-2009), Wally "Kira"(1926-2012) e Noemi Pianegonda "Piccola" (1930) vengono arrestate assieme alla madre dai tedeschi che cercano il fratello, portate nella caserma di Rovereto, dove sono interrogate e torturate, quindi rinchiuse nel campo di Bolzano-Gries dove rimangono fino alla Liberazione.

Maria Pia Mainardi (Vicenza 1935), sorella di Giorgio, ucciso nel novembre '43 in Abruzzo, e Silvana, entrambi nella rete resistenziale che fa capo ai Fraccon, racconta la guerra con occhi di bambina. 

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