Sentenza sull'elettrodotto da Fusina, Bettin: avanti il progetto Moranzani
Mercoledi 12 Giugno 2013 alle 17:03 | 0 commenti
Comune di Venezia  - La sentenza del Consiglio di Stato che, di fatto, blocca - salvo “ulteriori provvedimentiâ€Â - la realizzazione dell’interramento dell’elettrodotto che parte da Fusina, nel quadro della grande operazione “Moranzaniâ€, potrebbe rappresentare un colpo durissimo a uno dei più grandi progetti di risanamento ambientale e di virtuosa integrazione tra esigenze dell’industria portuale e necessità di una rigenerazione ecologica e riorganizzazione logistica di un territorio a livello europeo.
Un progetto, tra l’altro, sviluppato attraverso la più ampia e diretta partecipazione della popolazione, cioè di una comunità che da decenni ha patito le conseguenze di uno sviluppo distorto e che in questo progetto può finalmente vedere risarcita la propria sofferta, spesso tragica esperienza.
Ferme restando le legittime attese dei Comuni che chiedono di ridurre l’impatto ambientale dell’elettrodotto anche nei rispettivi territori, è necessario agire con rapidità affinché ciò che è già stato stabilito possibile, finanziato, programmato nel quadro di una globale azione di risanamento e risarcimento ambientale nell’area di Porto Marghera-Fusina-Malcontenta venga comunque attuato secondo i tempi e le modalità già stabilite.
Lo stesso pronunciamento del Consiglio di Stato sembra renderlo possibile, laddove allude, proprio in conclusione di sentenza, agli “ulteriori provvedimenti dell’Amministrazione†ai quali rinvia a proposito dell’opera. Tali provvedimenti devono avvenire al più presto, per iniziativa del governo e in particolare deiministeri ai beni culturali e allo sviluppo economico. Non possiamo permetterci di interrompere un progetto di straordinaria, epocale importanza. Il Comune di Venezia farà fino in fondo la sua parte, insieme, ne siamo certi, alle amministrazioni provinciale e regionale e insieme alle comunità del territorio.
Gianfranco Bettin
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