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Scuola infanzia, progetto per riconoscere servizio pubblico scuole paritarie venete

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 24 Marzo 2014 alle 20:52 | 0 commenti

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Regione Veneto - Un progetto di legge sulle scuole paritarie per l’infanzia con l’obiettivo di riconoscere il finanziamento statale del servizio pubblico svolto per 93 mila bambini veneti tra i tre e i sei anni, progetto che sarà redatto dal territorio (scuole paritarie e movimento scuole paritarie), appoggiato dalla Regione Veneto e presentato in Parlamento dai senatori veneti.

Questa, sostanzialmente, la proposta maturata nell’incontro del tavolo tecnico sulla situazione delle scuole paritarie per l’infanzia nel Veneto che si è tenuto stamani a Palazzo Balbi, sede della Giunta veneta, tra Remo Sernagiotto Assessore regionale ai servizi sociali e i rappresentanti delle scuole paritarie per l’infanzia del Veneto (Federazione Italiana Scuole Materne-FISM con il presidente regionale Ugo Lessio, Comitato Parità Scolastica, Movimento Salva Scuole Paritarie), dell’ANCI (vicepresidente Pier Antonio Tomasi) e i parlamentari veneti – presenti i senatori Patrizia Bisinello e Franco Conte. L’Assessore Sernagiotto - che ha convocato la riunione - ha detto subito che “la Regione Veneto in tutti questi anni ha fatto la sua parte fino in fondo a favore delle scuole paritarie, pur non avendo nessuna delega specifica, contribuendo con risorse importanti. Nel bilancio regionale  appena approvato sono stati confermati i 14,5 milioni di euro regionali di contributo regionale. Si dovrà vedere ora – ha affermato - con il nuovo Governo Renzi se saranno confermate le risorse nazionali a favore delle politiche sociali delle Regioni nel qual caso il Veneto, come sempre fatto, integrerà quanto già stanziato per arrivare ai 21 milioni di euro complessivi. Per mantenere queste cifre abbiamo fatto uno sforzo enorme in questi tempi di profonda crisi ma non si potrà più ripetere. Ora tutti gli attori coinvolti dovranno dire fino in fondo senza infingimenti da che parte stanno perché la questione delle scuole paritarie va posta, affrontata e risolta a livello nazionale e non regionale”. Sernagiotto ha inoltre annunciato che, probabilmente, dalla prossima legislatura la competenza sulle scuole paritarie per l’infanzia sarà dell’assessorato all’istruzione e non più dei servizi sociali perché il tema nei tavoli nazionali vede coinvolti gli assessori regionali all’istruzione. “I costi standard devono essere introdotti anche nel sociale – ha sottolineato – è evidente che vadano operati su tutti gli interventi. Se un bambino che va in una scuola paritaria del Veneto costa mille euro al mese perché lo Stato deve pagare tre volte tanto nella scuola pubblica per l’infanzia?  Renzi faccia questa riforma e avrà i nostri applausi ma deve fare questo. Chiederemo un incontro urgente a lui e al ministro. Presenteremo loro le schede dettagliate del risparmio economico del Veneto in questo settore. Una spending review virtuosa che, estesa a tutt’Italia, consentirebbe di risparmiare fino a 4,5 miliardi! Praticamente – conclude Sernagiotto – metà dell’intera cifra che serve al premier per garantire gli 80 euro mensili nelle tasche di dieci milioni di lavoratori”.


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