Quotidiano | Categorie: Politica, Interviste

Sale gioco, l'avvocato Lanaro a VicenzaPiù: non è un'attività illecita, ora calcoliamo i danni

Di Edoardo Andrein Giovedi 18 Aprile 2013 alle 17:48 | 0 commenti

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Sta diventando una vera e propria partita di poker con continui colpi di scena la vicenda della chiusura delle sale da gioco e scommesse disposta dal Comune di Vicenza in città. Una partita iniziata nell’estate di un anno fa con le preoccupazione del Sindaco Variati di veder proliferare la ludopatia tra i suoi concittadini e che ha portato alla chiusura delle sale nei centri abitati attraverso le norme contenute nel regolamento comunale e del piano regolatore urbanistico.

Una vicenda arrivata sino in Parlamento, attraverso l’on. Sbrollini, e che ha coinvolto i ministri della sanità Balduzzi e dell’interno Severino.  

Una storia che non sembra avere fine neppure dopo la sentenza dell’altro ieri del Tar del Veneto (qui) che annullano le direttive dell’amministrazione comunale, visto che ora il Comune ricorrerà al Consiglio di Stato.

Nel frattempo l’avvocato Francesco Lanaro dello Studio Legale Lovato Associato, difensore dei diritti dell’azienda Adria Gaming Vicenza, passa al contrattacco e cala i suoi assi: dopo la nota di ieri con l’annuncio di voler “citare in giudizio per una consistente richiesta di risarcimento danni” il Comune di Vicenza per la vicenda, oggi parla a Vicenzapiù e spiega meglio la situazione:

“Per l’azienda è stato un continuo aprire e chiudere a fisarmonica: prima le insegne non andavano bene, poi c’erano problemi di agibilità, poi ancora hanno fatto chiudere le 4 sale per abuso edilizio: una situazione inaccettabile, i locali erano già operanti e ci lavoravano dalle 8-10 persone per sala”. Quindi l’avvocato Lanaro spiega su cosa si baserà la richiesta danni: “Oltre al danno legato ai dipendenti, ai fornitori e ai mancati incassi, c’è anche un danno erariale non indifferente per lo Stato essendo un’attività di gioco; ma soprattutto è stato un danno d’immagine enorme per l’azienda: sembrava che svolgesse un’attività illecita e invece non è così”.

Ma la richiesta di risarcimento danni verrà fatta prima o dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato? L’avvocato Lanaro sull’argomento è categorico:

“Non appena verrà calcolato dal consiglio di amministrazione dell’azienda il totale del danno subito, procederemo con la richiesta di risarcimento”.


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