Quotidiano | Categorie: Fatti, Cultura

Sabato 4 febbraio, "Il Covolo" presenta: "per colpa del Morbin"

Di Comunicati Stampa Lunedi 16 Gennaio 2017 alle 09:45 | 0 commenti

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Sabato 4 Febbraio 2017 alle ore 20.45 presso la Sala della Comunità di Costozza di Longare la Parrocchia di San Mauro Abate in collaborazione con l'Associazione Teatrale "Il Covolo" organizzeranno una replica dello spettacolo "Per colpa del Morbin" del regista Nicola Pegoraro. Lo scopo di questa iniziativa sarà raccogliere fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Centro Italia. L'ingresso sarà gratuito. "Per colpa del Morbin" è uno spettacolo che prende ispirazione da "Il buon Nome", racconto di Dino Buzzati da "Le notti difficili". Dopo "Dei Hospital" e "Il Malato IMMAGINATO" con questa rappresentazione scenica Il Covolo costruisce una trilogia interamente dedicata alla professione medica. Questa commedia ironica basa la sua struttura su un sottotesto (interpretazione) che spesso emerge più del testo (scrittura). "Per colpa del Morbin" impone agli attori di spingere "oltre" le proprie capacità interpretative con inconsueta perizia, quasi un esercizio di stile dove le battute comiche aiutano, ma non sostengono, l'impianto scenico.

Molto più che in altre commedie della compagnia la riuscita dello spettacolo sarà per la maggior parte merito delle capacità attoriali, nonché delle sfumature nelle espressioni e nei movimenti. Si è lavorato sull'essenzialità della scenografia lasciando che lo spazio scenico sia reso vitale dai personaggi/caricature borghesi ispirati al vissuto quotidiano. Ecco allora la vedova allegra, il piazzista di bare, la volontaria scaltra con orfanella al seguito e molti altri ma soprattutto loro, i medici, rappresentati come notabili esecutori di bizzarre diagnosi. Medici in carriera, pronti a tutto, forse a troppo. L'anima de Il Covolo rimane e fa capolino nei ruoli dialettali, nei personaggi ben vivi nel loro immaginario e che per questo sentono "loro". La commedia si svolge come un racconto dove il finale è esplicito fin dall'inizio: lo scopo non è il raggiungimento della meta ma il percorso stesso per arrivare al finale (già chiaro dall'inizio).
Il Covolo ha accolto con piacere l'idea della Parrocchia di Costozza di organizzare una serata benefica a favore dei terremotati, sperando di riuscire a portare un contributo concreto e solidale. L'associazione teatrale Il Covolo ringrazia inoltre la Banca del Centroveneto (sede di Longare) per il sostegno e la Parrocchia di Santa Maria Maddalena di Longare per l'uso della sala teatro per le prove. Si fa un gran parlare in paese, o meglio "ghe xè un afar de ciacole", dell' infausta diagnosi che il professor Morbin, stimato luminare della medicina, ha rilasciato nei confronti del conte Attilio Fossadoro, magistrato di nobile famiglia, la cui sola colpa è quella di aver esagerato con i piaceri della tavola nel corso di una serata tra amici. Il giudizio clinico è più di una sentenza e da quel momento il salotto di casa Fossadoro è un continuo viavai di una disparata sorta di personaggi - il piazzista di bare, l'amica affranta della contessa, la volontaria con orfanella al seguito, il parroco con la suora e i carabinieri - tutti più o meno colpiti - e diversamente interessati - dalla prematura dipartita del conte. Il tutto in un flashback per raccontare un finale già chiaro fin dall'inizio.


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