Rolando: Ipab consegnerà tutto a Sernagiotto, a costi della comunità
Domenica 10 Marzo 2013 alle 20:46 | 1 commenti
Giovanni Rolando, Presidente Ipab di Vicenza - Alcune osservazioni alla richiesta fatta inoltrare ad Ipab di Vicenza dall'assessore regionale ai Servizi Sociali Remo Sernagiotto giovedì 7 marzo 2013, qui allegata in copia scannerizzata. Richiesta dell'assessore giunta dopo che Ipab già aveva , fin dal 29 gennaio 2013, ottemperato, nei tempi concessi di 15 giorni dal ricevimento via fax il giorno 15 gennaio 2013, alla richiesta di chiarimenti su Accordo di Programma per la realizzazione di tre nuove case di riposo in Vicenza per non autosufficienti.
E su tre punti di gestione regolarmente riscontrati alla Direzione regionale Sevizi Sociali, ovvero al dirigente Mario Modolo negli uffici di Venezia Dorsoduro Rio Novo.
Non considerando bastevole quanto da lui stesso richiesto e consegnato da Ipab, cioè tutta la corposa documentazione presentata da Ipab stessa sui quattro punti oggetto dell'ispezione, ora l'assessore regionale Remo Sernagiotto ha fatto pervenire, in data giovedì 7 marzo, ad Ipab l'ennesima richiesta. Su cosa? Su tutto. Voglio avere- dice in buona sostanza Sernagiotto- tutto quanto Ipab ha approvato come CdA dal primo giorno del suo insediamento: dal 27 luglio 2010 ad oggi. Entro quando? Entro tre giorni lavorativi. Tassativo. Tre giorni dà tempo all'Ipab l'assessore regionale Sernagiotto: per reperire , fotocopiare, confezionare e consegnare a Venezia tutta la documentazione dal 2010 ad oggi. L'altra volta per quattro punti erano 15 i giorni concessi ad Ipab. Ora per tanto più materiale e documenti molto meno: un quinto del tempo. Ipab deve sbrigarsi. Ipab cercherà come sempre di non deludere le attese di Sernagiotto circa la capacità di lavorare e rispondere in tempo reale ai suoi desiderata.
Ma permetterà Sernagiotto di sottolineare fin d'ora che:
- il tempo assegnato per la risposta appare strettissimo se si vuole ben lavorare e non incorrere in errori tecnici;
- le sue richieste di cui ai punti 4), 5) e 7) - si veda l'allegato- paiono speciose, poiché - oltre a chiedere di esprimere valutazioni discrezionali- non estendono l'indagine agli atti presupposti;
- alcuni degli atti richiesti provengono da decisioni assunte dal precedente CdA a guida decennale dell'ex presidente Meridio commissariato dalla Regione con decreto a firma on. Giancarlo Galan, allora presidente della Giunta Regionale del Veneto, nel novembre 2009;
- il contenzioso con Inail, l'Istituzione pubblica nazionale proprietaria del fabbricato in cui è ospitata la Casa di riposo di Parco Città , per esempio, è risalente ai primi anni duemila e l'allora Amministratore Unico era l'ex presidente di Ipab Gerardo Meridio;
- è perlomeno anomalo che il supplemento ispettivo del 7 marzo sia stato disposto dal Sernagiotto dopo la Deliberazione da lui portata in Giunta il 9 gennaio 2013, la DGR19/2013; la richiesta ispettiva appare immotivata ed anomala in quanto l'attività ispettiva era conclusa, tanto da essere stata programmata la seduta collegiale conclusiva del procedimento. Non si comprende, dunque, questa sorta di riesumazione dell'attività esaurita;
- altrettanto si può dire circa la sbalorditiva basicità dei documenti richiesti: vien da chiedersi quali documenti abbia sinora visionato ed esaminato Sernagiotto o fatto esaminare, visto che ora si chiedono i bilanci - sempre pubblicati da Ipab e di cui devono essere a conoscenza da tempo i dirigenti dell'assessore regionale ed altre enormi evidenze del genere;
- questo nuovo CdA Ipab di Vicenza, che lavora fin dal primo giorno, all'insegna della trasparenza, responsabilità e condivisione, con la direzione provvederà a recapitare all'assessore regionale il materiale richiesto, lavorando di sabato e domenica, com'è necessario, per soddisfare alle richieste di Sernagiotto. Ma ciò non potrà significare acquiescenza alle richieste estemporanee e speciose, come ha avuto modo di sottolineare l'avvocato consigliere del CdA Gianni Cristofari ai microfoni del consiglio comunale di Vicenza giovedì scorso, dell'assessore regionale al Sociale;
- il CdA Ipab di Vicenza verificherà se impugnare tale richiesta aggiuntiva che può assumere un carattere inquisitorio continuo, con gravi e ulteriori danni, oltre a quelli già arrecati all'Istituzione pubblica di assistenza di Vicenza. Alle persone e famiglie, ai lavoratori dipendenti e collaboratori, ai volontari, alla comunità civile e religiosa, all'intera Comunità Ipab di Vicenza. In primis agli anziani di questa nostra città di Vicenza. Con le sospensioni dell'iter dell'accordo di programma causate dalla deliberazione DGR 19/2013 di Sernagiotto. Come ha avuto modi di scrivere lo stesso primo firmatario dell'Accordo, l'arch. Vincenzo Fabris presidente della commissione VTR della direzione urbanistica regionale, che agisce per delega di Luca Zaia. Oltre ai danni causati con il congelamento - da quattro anni- delle quote di rilievo sanitario spettanti agli ospiti anziani, con la mancata riforma delle Ipab del Veneto, con i continui tagli al sociale che si riverberano negativamente sulle spalle della popolazione anziana non autosufficiente dell'intero Veneto;
- una domanda sarà lecita porsi sin d'ora: quanti quattrini dei cittadini contribuenti veneti sono già stati spesi dal Sernagiotto, dal suo assessorato regionale, dirigenti, avvocati, personale impiegatizio, dalla giunta e consiglio regionale e commissione, direzione ispettiva etc. per mettere in moto tutto sto continuo "ambaradan persecutorio" da mesi e mesi, nei confronti dell'Istituzione pubblica Ipab di Vicenza? Ventimila euro, trentamila euro, cinquantamila? Quanto? E questi non costituiscono un autentico spreco di denaro pubblico? Di sottrazione di tempo di lavoro a cose ben più utili e necessarie per i cittadini, soprattutto anziani non autosufficienti?
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