Quotidiano | Categorie: Politica, trasporti

Ripartito fondo regionale trasporto pubblico, Chisso: biglietto urbano minimo a 1.3 euro

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 31 Maggio 2013 alle 22:51 | 0 commenti

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Renato Chisso, Regione Veneto - Nuovi criteri di riparto su servizi minimi e costi standard

La Giunta regionale ha ripartito tra i cosiddetti enti affidanti il fondo per il trasporto pubblico locale per il secondo semestre dell'anno corrente, per un totale di poco più di 130 milioni complessivi, dei quali 65.737.201,59 euro ai Comuni e 64.435.474,80 euro alle Province che gestiscono servizi.

"Per il trasporto pubblico locale del Veneto è la fine di un'epoca, basata sull'assegnazione dei finanziamenti in base sostanzialmente alla spesa storica - ha sottolineato l'assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso - mentre abbiamo aperto la stagione della razionalizzazione, basata sul livello dei servizi minimi e costi standardizzati (che saranno introdotti con gradualità), valutazione della domanda debole, del rapporto costi - ricavi e così via. Si conclude un processo di revisione durato oltre un anno - ha aggiunto - portato avanti da una Commissione Tecnica mista, valutato da una Conferenza di Servizi alla quale sono stati invitati tutti gli Enti affidanti e conclusasi con la mancata intesa unitaria, approvato infine a maggioranza dalla Commissione Consiliare competente con proposte di modifica". Nel primo semestre del 2013 erano stati ripartiti tra gli enti affidanti complessivamente poco più di 126 milioni di euro, dei quali oltre 61 milioni alle province e quasi 65 milioni ai Comuni.
Per i servizi di navigazione è univocamente stabilita la percentuale del 16 per cento della disponibilità complessiva, come previsto alla Legge Finanziaria, per un totale di 20.827.628,24 euro. Tutti gli Enti affidanti dovranno in ogni caso escludere dal perimetro del finanziamento regionale i servizi che non abbiano le peculiarità del servizio minimo o siano riconducibili a servizi di natura commerciale. Si è pure operato sul fronte dei compensi ai Consigli di Amministrazione, sul divieto di sponsorizzazioni non finalizzate al servizio, sulla lotta ai "portoghesi".
Tenuto conto dell'importanza del finanziamento derivante dagli introiti tariffari e con l'obiettivo di arrivare ad un sistema unico regionale a fronte di piani tariffari oggi disomogenei per prezzo, tipologia e caratteristiche, è stato infine previsto che il livello della tariffa per il biglietto di corsa semplice urbana raggiunga il valore minimo di 1,30 euro inderogabilmente entro il 2013; dovranno inoltre essere portati a tale livello minimo anche i biglietti di prima fascia del servizio extra-urbano. Il 5 per cento del finanziamento disponibile verrà erogato solo dopo l'avvenuta presentazione della rendicontazione del servizio effettuato e sarà subordinata al raggiungimento degli obiettivi di qualità e prestazionali del servizio.


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