Rimborsi alluvione a Vicenza, la Regione spiega i motivi della restituzione
Mercoledi 4 Settembre 2013 alle 15:37 | 0 commenti
Regione Veneto - Si è tenuto stamani a Venezia il previsto incontro tecnico tra le amministrazioni comunali vicentine e i funzionari incaricati delle procedure di pagamento dei contributi relativi al ripristino dei danni causati dall’alluvione di Ognissanti del 2010. Come è noto, in quella occasione vennero erogati ai Comuni finanziamenti a tempo di record, prima di Natale (l’alluvione si verificò fra il 31 ottobre e il 3 novembre), rapportati all’entità del danno dichiarato, in modo da consentire il più rapido ritorno alla normalità per le famiglie e le imprese colpite.
In quella occasione venne chiarito che il contributo sarebbe poi stato rapportato al danno effettivamente accertato dai Comuni, secondo le indicazioni commissariali, e documentato dalle cosiddette “pezze d’appoggioâ€, sostanzialmente fatture e scontrini delle spese effettivamente sostenute.
In molte circostanze, l’attività di accertamento ha comportato una riduzione degli importi riconoscibili e, successivamente, le rendicontazioni hanno documentato una spesa inferiore a quella in base alla quale era stato erogato l’acconto. In talune circostanze non è stata poi presentata alcuna documentazione. Si sono così create le premesse per un rimborso delle risorse pubbliche a suo tempo assegnate dai Comuni.
L’incontro odierno è servito a verificare e confermare l’intera procedura, peraltro nota da tempo e sempre confermata. Le osservazioni dei Comuni hanno riguardato prevalentemente i tempi ridotti e la presenza di interessi nel caso di ritardato pagamento. In proposito, l’Ordinanza che regola le modalità di trasferimento alla gestione ordinaria dell’intera attività commissariale (conclusa il 30 novembre 2012), impone di acquisire i dati certi di rendicontazione entro gennaio del 2014, mentre gli interessi sui rimborsi non conclusi entro i 30 giorni successivi alla richiesta erano già previsti nei provvedimenti commissariali. La possibilità di rateizzare la restituzione è invece attuabile, benchè condizionata dai tempi indicati.
I Comuni, in definitiva, dovranno dunque richiedere le restituzioni dovute a quanti abbiano avuto somme maggiori di quelle poi effettivamente documentate, secondo una procedura sostanzialmente già nota e sempre confermata, dandone comunicazione alla Regione.
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