Rifiuti, Conte: costituito fondo regionale per bonifiche ambientali
Domenica 12 Maggio 2013 alle 11:15 | 0 commenti
Regione Veneto  -  È stato approvato dalla giunta veneta, su proposta dell'assessore all'Ambiente, Maurizio Conte, un provvedimento che, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio Regionale, crea un fondo di garanzia per interventi di bonifica e ripristino ambientale e ridefinisce il contributo ambientale a favore delle amministrazioni comunali disagiate per la presenza di impianti di gestione dei rifiuti.
"Nei giorni scorsi, compiuti ulteriori approfondimenti e svolte le opportune considerazioni in sede consiliare - sottolinea Conte - la giunta ha ritenuto di rivedere le tipologie impiantistiche assoggettate e le aliquote del contributo ambientale, definendo i nuovi importi. In particolare con questo provvedimento sono state escluse dall'assoggettamento del contributo gran parte delle attività di recupero che rappresentano da sempre in Veneto un'eccellenza nell'ambito della gestione dei rifiuti, come peraltro riconosciuto anche a livello nazionale".
Si è inteso mettere a punto un sistema che ha come scopo anzitutto quello di costituire risorse finanziarie regionali da mettere a disposizione delle amministrazioni pubbliche interessate dalla necessità di effettuare sul territorio interventi di bonifica e risanamento ambientale. Il provvedimento ha tuttavia carattere interlocutorio trattandosi di una prima individuazione sia delle tipologie che dell'entità del rispettivo contributo dovuto che dà attuazione alla normativa regionale di settore. In quanto sperimentale - sottolinea l'assessore - il provvedimento potrà essere ulteriormente perfezionato.
La Regione da parte sua utilizzerà le somme per far fronte ai costi derivanti dalla gestione post mortem di discariche non più attive e per finanziare interventi di bonifica e ripristino ambientale posti a carico delle amministrazioni pubbliche. La norma prevede infatti che la giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, provveda a individuare le tipologie di impianti per la gestione dei quali è dovuto il contributo; a determinare l'entità del contributo a favore dei Comuni e della Regione in funzione della quantità e della qualità dei rifiuti movimentati; a determinare i criteri per la suddivisione del contributo fra i Comuni confinanti effettivamente interessati al disagio provocato dalla presenza degli impianti.
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