Racchette di Schneck vs colonne di Variati: utili Ftv e A4 contro rosso Aim e flop tesoretto
Sabato 12 Luglio 2014 alle 23:03 | 2 commenti
Le elezioni di secondo livello a settembre ridaranno alla Provincia di Vicenza, ora affidata all'ex presidente e ora commissario Attilio Schneck, una guida politica, sia pure non più decisa a "suffragio universale" ma anche da accordi e manovre che sanno tanto di vecchia politica e di clientelismo di vertice.Â
Se si voleva, infatti, una riduzione dei costi di gestione delle province (i nuovi membri del consiglio non dovrebbero, il condizionale in questa Italia è d'obbligo, percepire emolumenti extra) senza ridurre i diritti elettorali dei cittadini si poteva mantenere l'eleggibilità di consiglieri e presidenti solo degli attuali candidabili (consiglieri e sindaci in carica oltre ai precedenti amministratori provinciali, come qui Schneck) ma mantenendo valida la consultazione popolare molto meno condizionabile da giochi a tavolino o sotto banco che si rischia e, vivendo sempre in Italia, si è sicuri che siano almeno tentati.
Con questa personale premessa la competizione, che vede favorito lo stratega delle trattative ecumeniche Achille Variati, che gha ià esibito la stupenda terrazza "comunale" della Basilica Palladiana, dopo un incontro ovviamente riservato in Sala Stucchi, ai rappresentanti invitati, e corteggiati, dei 121 comuni della provincia, si è animata grazie al primo candidato ufficiale Attilio Schneck, che, meno politico (ruffiano?) e più pratico, da laureato in materie economiche, del matematico "teorico " sindaco di Vicenza, ha esibito al cronista meno bellezze classiche e più risultati manageriali.
Tra questi ci sono per Schneck, che ci tiene a evidenziare la sua pluriennale conoscenza della macchina provinciale, il mantenimento del patrimonio economico e politico delle quote della società Autostrade («abbiamo mantenuto la nostra influenza per le decisioni strategiche sulla viabilità regionale e non solo e abbiamo incassato 700.000 euro di utili mentre Variati e il Comune di Vicenza hanno già speso il tesoretto della cessione per lavori di manutenzione stradale senza poter più dire la loro in ambito strategico») e la gestione positiva di FTV in confronto con quella deficitaria di Aim Mobilità («non solo non abbiamo più trasferito per il secondo anno consecutivo due milioni di euro all'azienda provinciale di trasporto pubblico ma FTV ha mantenuto anche il livello dei servizi erogati e ha conseguito risultati economici positivi che le hanno consentito di acquistare nuovi mezzi per rinnovare il parco macchine. Non mi sembra che Aim Mobilità abbia fatto altrettanto, anzi mi chiedo anche come i suoi manager in poco tempo abbiano anche cambiato le loro previsioni di un bilancio pessimo in un risultato solo... negativo»).
Si può forse capire sulla base di questi ultimi rilievi il perché della recente nomina "anticipata" del nuovo amministratore di FTV: la provincia mai ha reputato utile la fusione di FTV in utile con AIM Mobilità in perdita per cui Leonardi nominato da Schneck dovrebbe assicurare la continuità della sua linea anche nel caso che sul ponte di comando politico della provincia dovesse salire il "proprietario" di Aim, Achille Variati.
Contro il quale Attilio Schneck lancia l'ultima, per ora stoccata: «io mi propongo come presidente di una provincia che guardi a tutto il territorio con equilibrio e pari dignità , Variati verrebbe a palazzo Nievo per sfruttare le risorse della provincia, per le quali mi sono speso dal 2007, anche per coprire a vantaggio soprattutto di Vicenza, che mai finora è stata capace di ergersi a vero e sentito capoluogo, i suoi errori da sindaco della città ...».
Insomma si intravedono con chiarezza le due diverse strategie dei due diversissimi candidati alla presidenza della provincia di Vicenza: Variati si affida alle colonne classiche della politica di scuola Democristiana, Schneck brandisce la sua amata racchetta da tennis.
Se saprà , oltre che schiacciare, anche giocare d'effetto ne vedremo delle belle da qui a settembre.
E la partita potrebbe andare al tie-break.Â
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