Prodi impallinato dai franchi tiratori, Ginato: "Intervenga Napolitano per il Paese". Zanettin gongola
Venerdi 19 Aprile 2013 alle 20:04 | 1 commenti
Prodi 395, Rodotà 213, Cancellieri 78, Bianche 15. Un colpo durissimo per il pd, che contava sulla carta 498 voti con sinistra e libertà , ma sotto quota 400 la bocciatura del candidato di Bersani sa di beffa: la coalizione si è persa 100 voti. Colpa dei franchi tiratori che hanno spostato voti sul candidato grillino Stefano Rodotà .
Si è anche scoperto il tentativo di far addossare la colpa a sel, che però ha potuto documentare i suoi voti. “Avevamo subodorato che qualcosa potesse andare male e ci siamo premuniti – dice Niki Vendola – Per questo sulla scheda abbiamo scritto R punto Prodi, e i voti tornano tuttiâ€. “Se salta Prodi torniamo a votare Rodotà †dice il leader di sinistra e libertà , che è però pienamente cosciente della difficoltà della situazione. Stasera riunione del movimento 5 stelle col pd, e ognuno spera di convincere l’altro a votare il proprio candidato. Intanto su Twitter si scatena la gioia di Angelino Alfano: “Prodi non ce l’ha fattaâ€, scrive il segretario pdl con 3 punti esclamativi. Nel pd apre il fuoco Beppe Fioroni: “Un risultato inqualificabile, serve un dibattito nel pdâ€. “La candidatura di Prodi, aggiunge Renzi, non c’è piùâ€. Soddisfatto Mario Monti, “Ottimo risultato di Annamaria Cancellieri, la sua è una candidatura forte†dice il premier. E incassa il placet del pdl con Renato Brunetta che ammette che il partito sta riflettendo su diversi nomi, ma “Cancellieri è una candidata condivisibile, ci rifletteremoâ€. E D’Alema? “Ne riparleremoâ€, conclude il capogruppo pdl.
L’onorevole Federico Ginato prova a vedere la cosa da un altro punto di vista: “La candidatura di Prodi è in difficoltà , se entro domattina non emerge un cambiamento anche verso Rodotà bisognerà chiedere a Napolitano, per l’unità della nazione, di sacrificarsi e fare un altro mandato, perché è evidente che le forze politiche in questo momento non riescono a trovare una soluzione alla crisi e quindi non c’è altro da fare che ricandidare Napolitano, unica figura in grado di garantire il Paeseâ€.
Ginato non vuole abbandonare un candidato votato da tutto il partito: “Il nome di Prodi è uno di quelli condivisi tra noi e il movimento 5 stelle, quindi penso che ci sia la possibilità di trovare una condivisione più ampia su Prodi, ma se non ci si riesce ognuno si prenderà le sue responsabilità . Ma non si può mica arrivare alla ventesima votazione, dobbiamo trovare un nome entro domani, star su tutta la notte e tornare domattina con un nome che convinca il più ampio numero possibile di personeâ€
A Ginato fa eco irridente il senatore vicentino del Pdl Pierantonio Zanettin: «Oggi è stata celebrata la terza puntata del congresso del partito democratico (Marini bocciato, ora bocciato anche Prodi). Il congresso vero sarà meglio non celebrarlo, servirebbero le truppe dell'ONU! Con Prodi e Bersani, bolliti e mangiati, non dimentichiamo i guasti delle primarie tanto decantate dal Pd ma che hanno portato una grande quantità di parlamentari inesperti, incontrollabili, superficiali evarroganti».
E il senatore, sadicamente, non aggiunge che è proprio grazie a loro che ad oggi il Pdl sta raccogliendo i migliori risultati dopo la rincorsa di Berlusconi.Â
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