Quotidiano | Categorie: Politica, Sindacati

Prix "apre" a facchini Transporter, D'Angelo: proprietà responsabile e cooperativa "dubbia"

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 16 Maggio 2013 alle 08:29 | 0 commenti

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Venerdì 3 maggio Massimo D'Angelo della Filt Cgil con Rox Oliha e Thomas Munaretto della Uiltrasporti aveva manifestato con i 32 lavoratori in sciopero perché non pagati regolarmente dalla cooperativa che, vincendo l'appalto ai soliti, sospetti, prezzi stracciati gestisce la logistica e il facchinaggio al centro di distribuzione della Prix Discount a Grisignano di Zocca.

"Non abbiamo soldi per mangiare", questa la testimonianza dei lavoratori che noi abbiamo rilanciato sia venerdì e domenica con due servizi e con un video "senza trovarne altri riscontri sui media locali, a cui pure sarebbe demandato il compito di informare i propri lettori di più e meglio di quanto possa fare la nostra redazione".

E allora, dopo un rinvio dell'incontro ottenuto per martedì, la proprietà dei Prix Discount, che fa capo alla famiglia Fosser, giovedì ha ricevuto i sindacati e i lavoratori dopo che D'Angelo aveva rinnovato domenica il suo drammatico appello: «Spero si trovi una soluzione per questi poveri disperati. Nell'attesa diamo fiducia alla proprietà e abbiamo deciso di sospendere lo sciopero. Se ci sono inadempienze salariali chiederemo al Prix di farsene carico e di sanare la situazione del pregresso economico. Se ciò non dovesse accadere i lavoratori sono pronti a scioperare ad oltranza».
«Ci siamo incontrati - ci dice ora D'Angelo -. C'era il rappresentante legale della proprietà avvocato Lora, che ha preso atto della situazione e ha assicurato che Prix rispetterà l'impegno di anticipare gli stipendi nel caso di ulteriori ritardi da parte della cooperativa assegnataria dell'appalto. Però non abbiamo risolto i problemi. La società cooperativa Transporter, che fa parte del consorzio Sorgente di Verona, è subentrata il 1° gennaio alla cooperativa Leone. Avrebbero dovuto pagare i lavoratori assorbiti dalla leone dopo 60 giorni ma la paga l'hanno fatta slittare. Invece di pagare tutto gennaio entro il 28 febbraio, la prima paga l'hanno data entro la prima settimana di marzo e questo problema se lo sono portato avanti. Lì c'è il primo problema perché dopo oltre 60 giorni senza stipendio il lavoratore non ce la fa. Però a monte di questa situazione c'è stata una disattenzione, chiamiamola così, di chi in qualche modo ha dialogato, perché a noi della Filt Cgil il tavolo di concertazione prima non ce lo hanno mai dato (né la la Sorgente né la Transporter, ndr), poi so che c'è stata un'organizzazione sindacale che ha trattato e, quindi, la situazione è degenerata».
La Uil è l'altra organizzazione?
«Sì, perché a quanto pare loro all'epoca avevano tutti gli iscritti. Noi abbiamo tentato, abbiamo fatto richieste di incontri e poi ci siamo ritrovati una situazione che è degenerata. Lo sciopero lo ha indetto la Uil ma, dopo gli accordi iniziali, lo ha indetto solo per i ritardi salariali. Ma ora noi della Filt abbiamo aperto un tavolo perché lì non c'è solo il problema dei ritardi salariali, il problema è quello della mancata applicazione del contratto. I sabati non li pagano al 50% in più. A quanto dicono i lavoratori non sono pagate le ore reali che fanno, quindi è una situazione complessa. Il Prix in questa situazione ha detto di poter anticipare la paga ma che non può sostituirsi alla cooperativa nella contrattazione. E io ho preparato una lettera che solo ora sembra sbloccata dalla Uil e in cui chiediamo insieme un incontro per discutere di tutte le mancate applicazioni contrattuali»
Voi dovete discutere con Transporter oppure con Sorgente?
«Noi in primis le richieste le inviamo a Transporter e, quindi, a Sorgente il consorzio di cooperative a cui fa capo»
E nell'ambiente sindacale si parla di possibili denunce della committenza, Prix, nei confronti della Transporter, perché il Prix avrebbe subito avuto seri danni. I latticini, ad esempio, non sono arrivati sabato sui banchi dei loro supermercati nonostante abbiano usato altri lavoratori non altrettanto efficienti di quelli in sciopero, però, per evidenti motivi di mancanza di esperienza in quel tipo di processo lavorativo.

Se D'Angelo sottolinea apertamente che «Prix è amareggiato perché loro dicono che mai dal lontano 74 hanno un'azione di lotta», il sindacalista è, invece, abbottonato sulle possibili implicazioni legali perché, si commenta negli stessi ambienti sindacali, la committenza nella contrattualizzazione degli appalti si tutelerebbe con clausole molto rigide per cui Prix potrebbe chiedere i danni alla Sorgente e a sua volta la Sorgente potrebbe minacciare di rivolgersi a chi ha fatto la manifestazione o comunque indetto lo sciopero.
D'Angelo si limita solo a dichiarare che, nel caso, la Filt Cgil non si farà «intimidire da queste storie. Non so se scatteranno le denunce o no, è una discussione che stiamo facendo, la situazione è abbastanza grossa. La Transporter, di Verona così come il consorzio, nasce ad agosto 2012 per sostituire la terza cooperativa del consorzio che era insediata anche alla Brendolan, che gestisce i supermercati Vivo. Io ora mi trovo a gestire anche la vertenza Brendolan perché loro sono stati cacciati via da Brendolan: Transporter e il consorzio Sorgente ha lasciato il Tfr e l'ultima mensilità da pagare».
D'Angelo non lo dice esplicitamente ma il suo timore è che il consorzio faccia nascere, diciamo, con superficialità cooperative «perché da Brendolan sono passate attraverso quel consorzio tre cooperative, l'ultima Transporter che muore con la morte dell'appalto da Brendolan e si insedia qui al Prix prendendo l'appalto sempre con la Sorgente. È una cooperativa nata da pochi mesi da agosto 2012, è la terza che il consorzio Sorgente mette da Brendolan perché prima ce ne sono state due. Sono cooperative che vivono meno di un anno e poi vanno via. Sorgente perde l'appalto da Brendolan, acquisisce il Prix ed inserisce la Transporter anche al Prix».
Quindi Transporter sarebbe una delle punte dell'iceberg di quelle cooperative che nascono e muoiono e sono gestite dal consorzi: «Non sono le vere cooperative. Se si va a guardare bene esce fuori ...».
Cosa? Qui D'Angelo si ferma o "deve fermarsi". Almeno per ora.
Riprendiamo allora con lui il discorso specifico sulla vertenza Prix: «Ora noi dal punto di vista contrattuale, dopo la lettera di richiesta di incontro che ora anche la Uiltrasporti dovrebbe aver sbloccato, noi aspettiamo che la Transporter/Sorgente ci diano l'incontro, ma non so se lo faranno. Se non dovessero farlo non so cosa accadrà perché i lavoratori sono in attesa di trovare delle soluzioni»
Lo sciopero era stato sospeso in attesa di questo incontro con Prix?
«Lo sciopero era è stato indetto dalla Uil per quella giornata dopo di che è stato aperto il tavolo attuale e i lavoratori sono rientrati sabato a lavorare anche se la situazione, come vi ho detto, è ingarbugliata. Ora alcuni lavoratori sono passati con noi della Filt Cgil legittimando la nostra lotta. Prima erano tutti con la Uil, per cui inizialmente la cooperativa non ci aveva concesso il tavolo dicendo che non rappresentavamo i lavoratori, nonostante non sia questo il vero problema ... Hanno forzato, hanno dialogato solo con Uil disattendendo le nostre richieste»
Quando dice "hanno dialogato" intende Prix o il consorzio?
«Intendo il consorzio e la cooperativa perché in queste situazioni la committenza e la proprietà non si siedono mai al tavolo. È stata un'eccezione che la proprietà ci abbia dato l'incontro perché probabilmente l'azione è stata tanto forte, grazie, onestamente, al rilievo mediatico che le avete dato voi di VicenzaPiù».
E D'Angelo va oltre: «Io ho sempre detto e lo ho anche dichiarato nella primo suo servizio che noi non abbiamo fatto lo sciopero contro il Prix. Il Prix , diciamolo, si è seduto al tavolo con noi e noi gli abbiamo detto grazie ma gli abbiamo anche detto che loro sono responsabili solidalmente con la cooperativa. E Loro ci hanno detto: "sappiamo, vedremo"».
Ricordato che inizierebbe anche un contenzioso tra le varie parti e anche fuori dai luoghi sindacali, dal punto di vista dei lavoratori è stato sbloccato qualcosa in questo momento?
«I lavoratori hanno avuto una parte dei pagamenti ma rimangono ancora delle mensilità da corrispondere e vanno rispettati tutti gli altri punti contrattuali. Serve un monitoraggio completo ma al momento non so cosa vogliano fare. Le controparti sono sicuramente potenti e con un fatturato di svariati milioni di euro toccano vari interessi che con questa azione e con altre siamo andati a pestare ...».
D'Angelo non lo dice esplicitamente ma l'area sindacale che fa "veramente" sindacato suppone, e teme forse, che molte cooperative («non sono vere cooperative» ripete come un mantra il sindacalista) di quell'area, quella veronese, di cui fa parte anche la Mirror, di cui già abbiamo denunciato con Cub Vicenza i problemi al Comune di Vicenza, farebbero riferimento a potenti politici o politicanti. Vicini a Comunione  e Liberazione: vox populi ...
A proposito: la Transporter di Verona, che fa parte del consorzio "Gruppo Sorgente il Lavoro", ha lo stesso indirizzo del consorzio.


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