Quotidiano |

Primo maggio celebrato ricordando le morti sul lavoro della Tricom

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 27 Aprile 2015 alle 15:45 | 0 commenti

ArticleImage

Laboratorio Natura - La serata è stata pensata per celebrare in modo non formale il Primo Maggio, Festa del Lavoro,allo scopo sono state invitate le Amministrazioni comunali rivierasche e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, presenti con Fabiola Carletto per la CGIL, Lorenzo D’Amico per la CISL e Alain Bortolini per la UIL.

Sarà inoltre presente il Dr. Franco Sarto, che all’epoca dei fatti per lo Spisal rilevò il problema ed evidenziò le aberrazioni genetiche provocate dal cromo esavalente.

La serata sarà presentata dal giornalista Emanuele Borsatto, che intervisterà l’autrice Elena Baù.

Grazie a questo libro è stato possibile riaccendere i fari su una vicenda che ha marchiato indelebilmente il nostro territorio.

Segnaliamo, a favore della stampa, alcuni dei principali motivi di interesse giornalistico della vicenda:

- Il caso della ex-Tricom/Galvanica PM rappresenta purtroppo il più grave caso di inquinamento da cromo esavalente d’Europa

- è stato valutato all’epoca più grave del ben più noto caso della Icmesa di Seveso, ma i media nazionali (salvo un lodevole servizio di Report) l’hanno pressochè ignorato

- i danni ambientali sono stati stimati in una cifra che sale verso i 200 (duecento) milioni di euro

- la sola “bonifica” costerà ai cittadini veneti quasi 20 (venti) milioni di euro

- per bonifica si intende lo smantellamento del sito e la chiusura degli inquinanti in un sarcofago di calcestruzzo dello spessore di qualche metro, come a Chernobyl

- i morti tra gli ex dipendenti sono già oltre 20

- il cromo esavalente, potentissimo cancerogeno, ha inquinato all’epoca la zona di risorgive del medio Brenta, una delle più ricche al mondo, studiata per questo anche da Università estere.

- per qualche tempo, date le ordinanze dei sindaci di chiusura dei pozzi artesiani, interi paesi sono stati riforniti di acqua potabile dai camion dell’esercito

- per questo inquinamento, sono stati condannati per omicidio colposo con sentenza definitiva di terzo grado i titolari dell’azienda e l’ex sindaco (per 25 anni) del paese, dipendente della stessa.

- ...ma grazie all’indulto e all’istanza di fallimento (presentata dai titolari a processo in corso) accolta dal tribunale di Bassano con celerità degna di miglior causa (presentata il 24 dicembre, vigilia di Natale e accolta il giorno stesso!), nessuno dei condannati sconterà un giorno di carcere. Soprattutto, nessuno sborserà un centesimo di risarcimento ai familiari delle vittime e agli Enti Locali per il disinquinamento, costo che resta tutto a carico dei cittadini veneti.

- il caso Tricom ha riscosso l’interesse di Erin Brockowich (portata alla notorietà internazionale dall’omonimo film) protagonista di una vittoriosa class action per l’inquinamento da cromo di una azienda statunitense. La Brockowich aveva contattato all’epoca il dr. Sarto, autore di uno studio epidemiologico sui danni cromosomici da esposizione a cromo esavalente pubblicato dalle più importanti riviste scientifiche del mondo, e gli aveva proposto di recarsi negli Stati Uniti per far parte della sua squadra scientifico/legale: si può quindi ben dire che il caso Tricom è stato purtroppo per molti aspetti un “caso-pilota” a livello mondiale.

Il libro, scritto in forma di romanzo/verità, opera prima di Elena Baù che sta concorrendo al Premio Campiello Opera Prima, ha avuto il patrocinio di 11 amministrazioni comunali rivierasche: da Bassano del Grappa, Marostica, Carmignano di Brenta, Nove, Cassola, Pozzoleone, Cittadella, Rossano Veneto, Fontaniva, San Giorgio in Bosco, Grantorto.

Ma NON è un testo di sommaria denuncia: è un’opera molto più vasta e importante.

E’ anche la testimonianza di un mondo oramai scomparso – quello della campagna veneta – con le sue tradizioni, il suo sapere ancestrale, le sue arcaiche convinzioni, le sue suggestioni, i suoi protagonisti ancorati al ricordo a volte struggente di un tempo perduto per sempre, di stagioni regolate dal duro lavoro dei campi, di vite affidate alla clemenza degli elementi.

Un mondo inghiottito in meno di cinquant’anni da quello che è stato definito “il miracolo del nordest ” (di cui la Tricom è protagonista in negativo) dove alla stalla si è sostituito il capannone, alla campagna case con tutti i comfort e strade sempre più larghe per far circolare camion sempre più grandi carichi di merci di tutti i tipi, prodotto dell’intraprendenza delle nostre genti.

E’ un libro che fa pensare, che fa sorridere, che fa commuovere, che ci farà indignare.

E’ un libro che parla di noi, della nostra storia recente, del sogno di una corsa senza freni verso una società in cui è possibile, grazie al lavoro, possedere quei beni di consumo nei quali qualcuno ci ha convinti si trovi la chiave della felicità...

Il libro si può trovare in tutte le librerie del triveneto e nei principali siti di vendita online.

Essendo l’editore Laboratorio Natura una Associazione Culturale no profit, gli eventuali utili dell’iniziativa saranno tutti reinvestiti in iniziative riguardanti questa vicenda.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Mercoledi 19 Dicembre 2018 alle 07:01 da kairos
In Mostra al Chiericati, Caterina Soprana (Commissione Cultura) risponde ai giovani del Pd: "realizzata a costo zero per il Comune"

Domenica 2 Dicembre 2018 alle 17:35 da Kaiser
In Mostre e eventi: due diverse concezioni non confrontabili ovunque e anche a Vicenza
Gli altri siti del nostro network