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Oggi ancora Grande guerra, da domani Grande sport in esclusiva streaming su VicenzaPiùTv

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 6 Agosto 2014 alle 18:09 | 0 commenti

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VicenzaPiùTv dal 28 luglio, nel 100° anniversario dello scoppio della Prima guerra mondiale e mentre nel mondo si combattono guerre in ogni suo angolo perpetuando odio e distruzioni, continua nel suo sforzo di informazione e, a grande richiesta, prolunga lo streaming non stop 24 ore su 24 (clicca qui per vedere  e qui per il palinsesto con le 22 puntate) di una serie di 22 documentari tutti con immagini d'epoca in cui viene narrato il conflitto che dal 28 luglio 1914 all'11 novembre 1918 sconvolse il mondo cambiandone la geografia politica e causando un numero totale di vittime non determinabile con certezza.

Le cifre più accettate parlano di un totale, tra militari e civili, compreso tra 15 milioni e più di 17 milioni di morti, con le stime più alte che arrivano fino a 65 milioni di morti includendo nel computo anche le vittime mondiali della influenza spagnola del 1918-1919. Il totale delle perdite causate dal conflitto si può stimare a più di 37 milioni, contando più di 16 milioni di morti e più di 20 milioni di feriti e mutilati, sia militari che civili, cifra che fa della "Grande Guerra" uno dei più sanguinosi conflitti della storia umana.

Il numero dei militari uccisi nel conflitto viene di solito stimato tra gli 8 milioni e mezzo e più di 9 milioni, con le stime più alte che arrivano oltre i 12 milioni e mezzo; le potenze Alleate ebbero all'incirca tra i 5 e i 6 milioni di soldati uccisi, mentre gli Imperi centrali ebbero più di 4 milioni di caduti militari. Le stime sui morti civili, causati sia direttamente dalle azioni belliche che da cause collegate come malattie, malnutrizione e incidenti vari, sono molto più difficili da calcolare, variando da un minimo di 5 milioni a quasi 13 milioni con valori medi attestati tra i 6 milioni e mezzo (una delle cifre generalmente più accettate) e i 9 milioni: il calcolo delle morti civili varia molto a seconda che si consideri nel computo una parte più o meno ampia delle vittime causate da eventi correlati al conflitto ma non ricompresi totalmente in esso, come la guerra civile russa o il genocidio armeno.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La prima guerra mondiale fu un conflitto armato che coinvolse le principali potenze mondiali e molte di quelle minori tra l'estate del 1914 e la fine del 1918. Chiamata inizialmente dai contemporanei "guerra europea", con il coinvolgimento successivo delle colonie dell'Impero britannico e di altri paesi extraeuropei tra cui gli Stati Uniti d'America e l'Impero giapponese, prese il nome di "guerra mondiale" o anche "grande guerra": fu infatti il più grande conflitto armato mai combattuto fino alla seconda guerra mondiale.
Il conflitto ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell'Impero austro-ungarico al Regno di Serbia in seguito all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este, avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo, e si concluse oltre quattro anni dopo, l'11 novembre 1918. A causa del gioco di alleanze formatesi negli ultimi decenni dell'Ottocento, la guerra vide schierarsi le maggiori potenze mondiali, e rispettive colonie, in due blocchi contrapposti: da una parte gli Imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria, Impero ottomano) e la Bulgaria (questa dal 1915) e dall'altra le potenze Alleate rappresentate principalmente da Francia, Regno Unito, Impero russo e Italia (questa dal 1915). Oltre 70 milioni di uomini furono mobilitati in tutto il mondo (60 milioni solo in Europa) di cui oltre 9 milioni caddero sui campi di battaglia; si dovettero registrare anche circa 7 milioni di vittime civili, non solo per i diretti effetti delle operazioni di guerra ma anche per le conseguenti carestie ed epidemie.
Le prime operazioni militari del conflitto videro la fulminea avanzata dell'esercito tedesco in Belgio, Lussemburgo e nel nord della Francia, azione fermata però dagli anglo-francesi nel corso della prima battaglia della Marna nel settembre 1914; il contemporaneo attacco dei russi da est infranse le speranze della Germania di una guerra breve e vittoriosa, e il conflitto degenerò in una logorante guerra di trincea che si replicò su tutti i fronti e perdurò fino al termine delle ostilità. Man mano che procedeva, la guerra raggiunse una scala mondiale con la partecipazione di molte altre nazioni, come il Regno di Romania e il Regno di Grecia. Determinante per l'esito finale fu nel 1917 l'ingresso degli Stati Uniti d'America a fianco degli Alleati. Diverse altre nazioni si schierarono contro gli Imperi centrali, spesso non entrando nel conflitto armato, ma dispensando importanti aiuti economici.
La guerra si concluse definitivamente l'11 novembre 1918 quando la Germania, ultimo degli Imperi centrali a deporre le armi, firmò l'armistizio imposto dagli Alleati. I maggiori imperi esistenti al mondo - tedesco, austro-ungarico, ottomano e russo - si estinsero, generando diversi stati nazionali che ridisegnarono completamente la geografia politica dell'Europa.

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