Porta Santa Croce, da anni in attesa di tornare a rivivere come Porta Nova
Giovedi 18 Luglio 2013 alle 14:04 | 0 commenti
Casa Busato da qualche giorno non c’è più, abbattuta in poco tempo dopo l’accordo tra il Comune e la Banca Popolare di Vicenza. Il tratto dell’antica cinta muraria scaligera di Porta Nova è tornato a splendere, per la gioia degli occhi di cittadini, turisti e spettatori del vicino Teatro Comunale. Un’operazione a cui i media cittadini hanno dato ampio risalto; ma c’è un altro luogo che meriterebbe di essere recuperato.
Costeggiando le mura risalenti al 1300, che lasciano ammaliati soprattutto i visitatori provenienti da fuori Europa, e percorrendo viale Mazzini in direzione di viale D’Alviano, si arriva a Porta Santa Croce.
Un luogo lontano dagli occhi dei turisti, punto di passaggio soprattutto per i ciclisti vicentini che entrano ed escono dal centro storico, visto che lì si conclude il tratto di pista ciclabile di viale Trento.
L’antica Porta Santa Croce, costruita nel 1400 dall’architetto militare vicentino Bartolomeo D’Alviano, da dieci anni ormai è sotto restauro; un lavoro effettuato a metà e che ancora oggi presenta delle vecchie impalcature, come si può notare dalla foto.
Insomma una bellezza simbolo della nostra città che con l’adiacente Torrione di Parco Pietro Uccelli in stato fatiscente meriterebbero ben altro trattamento, come ci fa notare Luciano Parolin che da sempre si batte per il recupero di tutto il patrimonio storico finito nel dimenticatoio della nostra città :
“Speravo che l’ex assessore Ennio Tosetto restasse al suo posto per completare l'opera di sistemazione; ci sono voluti quattro anni di battaglie con me, Guaiti e Rolando per spostare la cabina elettrica e altri tre per sistemare il Torrione. Ora sembra che non ci siano più i soldi per andare avanti con i lavori. Fra dieci anni saremo ancora al punto di partenza?â€.
Speriamo di no, per il rispetto di Vicenza e dei suoi cittadini.
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