"Porcellum" e missioni all'estero, il pensiero di Berlato
Giovedi 5 Dicembre 2013 alle 12:11 | 0 commenti
On. Sergio Berlato, FI - La Corte costituzionale ha bocciato la legge porcata che assegnava un premio di maggioranza abnorme e toglieva ai cittadini il diritto di decidere da chi farsi rappresentare in Parlamento italiano. Adesso il Parlamento corregga le storture e ridia ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti.
Abbiamo sempre sostenuto la necessità di garantire ai cittadini il sacrosanto diritto di scegliere con le preferenze da chi farsi rappresentare in Parlamento italiano - ha commentato l'on. Sergio Berlato deputato eletto con le preferenze al Parlamento europeo- diritto che giustamente viene garantito per l'elezione dei consiglirei comunali, dei consiglieri regionali e dei Deputati al Parlamento europeo.
Il ristabilire questo sacrosanto diritto rappresenterà un passo importante per colmare una parte della distanza siderale che ha finora allontanato molti cittadini dalla politica.
“Noi italiani abbiamo mantenuto la parola, e ancora una volta le nostre Forze armate rispetteranno gli impegni internazionali assunti  in Afghanistan, Libano, Balcani, Mediterraneo, Sudan e Medio Oriente, ma in questo caso è lecito pretendere che questa nostra serietà si traduca in credibilità internazionale. E questo significa avere il ruolo rilevante che ci spetta in qualsivoglia controversia internazionale, significa avere l’autorevolezza per gestire da una posizione di forza vicende come ad esempio quella dei marò â€. Commenta così Sergio Berlato, deputato al Parlamento europeo del Ppe/Fi, il via libera della Camera al decreto che proroga le missioni internazionali, testo che ora passerà ora al Senato e che dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 9 dicembre. “Lo stanziamento previsto è di 535 milioni, con i quali faremo  missioni per attuare  misure in favore della cooperazione allo sviluppo, per la ricostruzione nell'ottica dei processi di pace e di stabilizzazione e contro la pirateriaâ€. “Una cifra- conclude il deputato europeo- ‘importante’, ma che deve andare appunto, nella direzione di restituire all’Italia il ruolo di rilevanza che le spetta nella politica estera e umanitaria. â€.
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