Pipitone dell'Idv censura Zaia: commissione d'inchiesta, questione da portare in consiglio
Martedi 5 Marzo 2013 alle 21:20 | 1 commenti
Intervento a voce alta durante il consiglio regionale. Il nucleo ispettivo interno istituito da Zaia può essere, anzi deve essere strumento valido per supportare la magistratura nel lavoro d'indagine che dall'arresto di Baita (Mantovani) ha aperto uno squarciato pericoloso di politica unita al malaffare. Ma il modo con cui il governatore della Regione Veneto ha stabilito il nuovo e provvisorio apparato di vigilanza non è andato giù a molti esponenti del consiglio regionale.
In maniera particolare ed ovvia ai gruppi di minoranza. Il capogruppo dell'Idv Antonino Pipitone - che già nei giorni scorsi aveva formalmente richiesto a Zaia ed alla sua giunta di portare chiarezza mettendo l'esame dello scandalo delle infrastrutture all'ordine del giorno di almeno una delle sedute di consiglio settimanali - è intervenuto con durezza nel tardo pomeriggio, richiedendo al presidente del consiglio regionale di farsi portavoce presso Zaia del malumore della minoranza: "Abbiamo dovuto apprendere dalle notizie di stampa che il governatore ha istituito un nucleo ispettivo. Eppure avevamo chiesto a Zaia di venire a riferire in consiglio, ma il presidente se n'è ben guardato. Pensavamo spettasse a tutti quanti noi una decisione così delicata. D'altronde Veneto Strade non è una partecipata della Giunta, ma della Regione". Pipitone attacca così il presidente Zaia: "Non sto qui a criticare la commissione tecnica, al contrario penso sia costituita da persone in gamba. Ma mi piacerebbe e ci piacerebbe capire perché Zaia non ha sentito la necessità di consultare il consiglio e nemmeno di riferire dopo aver preso la decisione in Giunta. È stato un atto di potere. Voglio pure riconoscere a Zaia l'intenzione bonaria del gesto: forse voleva dare risposte immediate in un momento così delicato, ma considerando la gravità della situazione sarebbe stato obbligatorio che venisse prima di tutto in consiglio. Pure l'assessore Chisso - continua Pipitone - non ha aperto bocca sulla questione e trovo incredibile che nessuno della maggioranza abbia speso una parola sulla vicenda. E che non vengano a dirci fandonie - conclude Pipitone - dichiarando che Zaia non ha avuto il tempo di venire in consiglio e che forse verrà domani. Perché il tempo per fare la commissione e la conferenza stampa l'ha trovato. Lo trovo uno schiaffo al consiglio, quindi alla democrazia e di conseguenza a tutto il popolo veneto".
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