Quotidiano | Categorie: Politica

Pedemontana Veneta: interrogazione on. D'Incà del Movimento Cinque Stelle

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 7 Luglio 2013 alle 15:35 | 0 commenti

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On. Federico D'Incà, M5S  - Federico D'Incà, parlamentare del MoVimento Cinque Stelle, ha chiesto chiarimenti al Ministro dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare, On. Andrea Orlando, presentando un'interrogazione che verte su diverse tematiche legate alla superstrada a pedaggio denominata Pedemontana Veneta. La stessa interrogazione inoltre è stata anche inoltrata al Presidente del Consiglio Enrico Letta.

Anzitutto chiede chiarezza sugli importanti stanziamenti statali a favore dell'opera che collegherà Montecchio Maggiore a Spresiano passando per il distretto industriale di Thiene-Schio, Bassano del Grappa e Treviso nord, interconnettendosi a tre autostrade. Si chiedono delucidazioni sui costi sostenuti fino ad oggi, sull’importo che ancora necessita per il completamento dell’opera, sull’importo complessivo a carico delle casse dello Stato e la reale tempistica per la fine lavori. “Dell’intero costo dell'infrastruttura, 173 milioni di euro provengono da fondi pubblici ed è previsto un ulteriore contributo pubblico in conto esercizio di 7,3 milioni di euro (a scadenza semestrale) per 30 anni qualora il volume del traffico su gomma sia inferiore alla stima. Il Governo nazionale, nella seduta del 15 giugno 2013, ha approvato un decreto legge con il quale si anticipano 330 milioni di euro al fine di evitare che i lavori vadano a rilento per insufficienza di fondi” spiega D'Incà, che chiede a tal proposito al Ministro se ritiene l’anticipazione dei fondi una misura necessaria e in quanto tempo e in che modo pensa si possano poi recuperare gli importi. 

Un ulteriore chiarimento riguarda invece le modalità con le quali sono state redatte le stime del volume di traffico annuale su gomma su tale percorso, in quanto un eventuale errore di stima oppure il mancato aggiornamento dei dati sul volume di traffico atteso, potrebbe aver alterato il calcolo dell'ingente esborso di denaro da parte dello Stato a favore della società concessionaria volto ad integrare i mancati introiti. “Data l’origine più che ventennale del progetto, ormai molto criticato soprattutto fra la popolazione” continua D'Incà “mi chiedo se si è provveduto, ad oggi, ad attualizzarlo nelle stime, nel percorso, nel contesto di un territorio che in vent’anni si è modificato per morfologia urbanistica, flussi di traffico, interessi e soprattutto se si è tenuta in considerazione un'ottica di costruzione sostenibile”. 

Altra questione spinosa riguarda la richiesta che Federico D'Incà inoltrava al Commissario Delegato con lettera del 30/05/2013. Veniva infatti richiesta copia degli atti relativi al contratto di concessione tra il Commissario ed i soggetti incaricati della realizzazione della superstrada e del relativo piano economico finanziario. “In data 12 maggio 2013 lo stesso Commissario Delegato rispondeva con una lettera” spiega D'Incà “che tale richiesta non poteva essere accolta dato che la domanda era priva degli elementi necessari a dimostrare la sussistenza dell’interesse diretto, concreto ed attuale necessario e che, secondo il parere dell’Avvocatura dello Stato, tali atti attengono alla -fase contrattuale privata intercorrente tra le parti-” Secondo D'Incà un’opera di così vaste proporzioni, che coinvolge un intero territorio della Regione Veneto, che ha un impegno economico così importante anche a carico dello Stato e che perdura da così tanto tempo, non può essere considerata come una questione tra privati. “Proprio per tali motivi i carteggi dovrebbero essere accessibili non solo ai parlamentari, ma a qualsiasi cittadino ne faccia richiesta”.


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