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Categorie: Infrastrutture
Pedaggi più cari, il M5S prepara una interrogazione parlamentare
Mercoledi 10 Aprile 2013 alle 21:24 | 0 commenti
Quando ieri le agenzie hanno diffuso i primi lanci relativi agli aumenti tarfiffari per la Brescia Padova la politica regionale e quella nazionale sono andate in fibrillazione. E da stamani fioccano le critiche al vetriolo di M5S e comitati dell'alto Vicentino che parlano di manovra ordita sulle spalle degli utenti per dare ossigeno alla Valdastico Nord.
Enrico Cappelletti neo-senatore berico del Movimento Cinque Stelle definisce quegli aumenti tariffari inconcepibili per un periodi di crisi come questo e bolla quello di cui beneficia il concessionario della A4 (è tra i più cospicui e pesa un 4%) come «odioso». Ma il senatore va oltre e aggiunge: «Con i chiari di luna di questi mesi il cosiddetto riequilibrio tariffario, teoricamente concepito per compensare il massivo calo di utenza dell'anno passato finirà per scoraggiare ancor più l'utilizzo dell'autostrada». E tant'è il M5S annuncia una dura presa di posizione che si materializzerà «in una interrogazione parlamentare».
Non meno duro è "il grillino" Francesco Celotto volto noto del movimento a Bassano e fondatore del gruppo veneto infrastrutture dello stesso movimento: «Vista la disparità degli aumenti, viene il dubbio che il salasso che il governo concede al concessionario a scapito dell'utenza sia una manovra per permettere alla spa presieduta dal leghista Attilio Schneck di avere fieno in cascina per la Valdastico Nord. Ma il calo del traffico è la dimostrazione che queste opere faraoniche non servono alla collettevità ma ai potentati che le propugnano». Poi un'altra bordata: «Mi interrogo circa l'assordante silenzio delle categorie economiche nonché sul silenzio di Lega, Pdl e Pd sull'argomento. Un Pd nelle cui fila milita anche un sindaco importante come Achille Variati, primo cittadino di Vicenza e socio pro tempore di Brescia Padova. Come mai da lui e dal suo partito non arrivano strali di sorta?».
In realtà la notizia ha fatto subito il giro della provincia. Nell'alto Vicentino non è stata accolta con favore dai comitati che contestano il prolungamento della Valdastico Nord, un'opera affidata sempre alla Brescia Padova. Il portavoce del comitato Renzo Priante è scettico: «È pacifico che sorga il sospetto che gli aumenti tariffari siano benzina nascosta per alimentare il progetto della prosecuzione della Pirubi verso Nord». Appresso un'altra preoccupazione: «Le carte del piano finanziario presentato ad Anas dimostrano che lo storico degli aumenti tariffari garantiti alla spa veronese - spiega l'architetto Magrin - sono ben maggiori rispetto al mero adeguamento al tasso dell'inflazione. Il che configura un finanziamento mascherato ad una società di diritto privato».
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