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Rolando: segreterie Pd a chi non punti altrove, in Regione Variati o Zanonato o Santini ...

Di Citizen Writers Giovedi 25 Luglio 2013 alle 09:41 | 0 commenti

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Riceviamo da Giovanni Rolando, responsabile organizzatovo Pd di Vicenza, e pubblichiamo - A Santa Corona 300 persone con Barca: per un confronto su idee e progetto, non su nomi e correnti. No, non è per una favorevole condizione astrale  che in un torrido sabato pomeriggio di  luglio si siano radunate 300 persone al chiostro di s. Corona per ascoltare l’intervista pubblica a Fabrizio Barca  ed Alessandra Moretti sul tema della costruzione del PD, partito nuovo per un buon governo.

La sala da 100 posti non bastava e ci si è dovuti trasferire tutti nel bel cortile del chiostro. Rimediando alla belle meglio un megafono. Tutte quelle persone hanno seguito con attenzione le domande formulate dal giornalista Giovanni Valentini e le risposte dei due politici, l’uno già  ministro del governo tecnico Monti e l’altra già vicesindaco di Vicenza ed ora parlamentare alla Camera dei deputati.
Come mai,  un po’ inaspettatamente, così tante persone hanno partecipato ad un evento politico con al centro il futuro di un partito?
Perché c’è una forte richiesta di cambiamento del modo d’essere del PD, che sia in grado cioè di corrispondere alle aspettative del popolo del centrosinistra. Non solo . In grado di  corrispondere alla soluzione dei problemi italiani. La gente in vista del congresso di questo partito non vuole assistere al dibattito quotidiano sui nomi del futuro segretario nazionale o sulle correnti  interne,  ma vuole sentire parlare dei contenuti, dei progetti. Gli elettori, i cittadini chiedono che questo partito- la prima forza politica anche a Vicenza con quasi il 30% dei voti ottenuti il 26-27 maggio scorso- definisca un preciso profilo politico, un’identità forte. A tutti i livelli.
Chiedono con forza un preciso progetto di governo per l’Italia. Giacché l’attuale  governo, con l’alleanza spuria PD- Pdl gli va stretto. Anzi strettissimo. Pur sapendo che è necessitato dal voto di febbraio.
Per questo il popolo del centrosinistra e segnatamente del PD, degli iscritti, simpatizzanti, elettori chiede di cambiare e a discutere < al basso";  vuole votare sui documenti nazionali e intende offrire le proprie valutazioni sugli innumerevoli errori commessi alle politiche e successivamente per l’elezione del capo dello stato.
A Vicenza città si può partire dai risultati più che positivi ottenuti per il rinnovo del consiglio comunale con la conferma, alla grande, del sindaco al primo turno, ma senza sedersi sugli allori. Lavorando con umiltà , tenacia e concretezza per dare soluzione ai problemi della gente. Qui ed ora.
Sapendo che entro pochi mesi i congressi di base dovranno rinnovare le segreterie politiche dei 7 circoli cittadini, la nuova segreteria cittadina, di federazione provinciale e regionale. Stante gli incarichi e le responsabilità nuove assunte dai segretari Peroni, Ginato, Filippin. Io penso che ad ognuna di queste cariche dovrà essere eletta la persona  che, fra l’altro,  accetterà di escludere la carica di segretario come un trampolino per cariche istituzionali.
Almeno per i prossimi tre anni. Il tempo del mandato congressuale.
Ci sono alle viste le elezioni europee del maggio 2014. Chissà, forse, le politiche.  Le regionali del 2015. Qui è bene essere chiari fin d’ora. Il PD deve porsi l’obiettivo ambizioso di vincere la sfida del governo del Veneto. Oggi è possibile. Condizione essenziale è rimboccarsi le maniche attraverso una programmazione che parta ora, che preveda un lavoro di lunga lena. Un lavoro di definizione del programma con i necessari caratteri di innovazione, per alleanze e candidature da ricercare  attraverso primarie vere ed aperte. Intanto un candidato PD subito e non un Bortolussi dell'ultimo momento. Con le primarie aperte in tempo utile tutti i cittadini veneti potranno scegliere il loro candidato. E ce ne
sono: Variati, Zanonato, il sottosegretario Baretta, il senatore Giorgio Santini, altri. Importante è essere consapevoli dhe il governo del Veneto per la prima volta è contendibile davvero per il centrosinistra . E che non si chieda ai candidati al consiglio
regionale da dove  provengono ma ci si ponga il problema di dove si vuole andare. La candidature alla presidenza della giunta regionale dell’ultima ora, come fatto in passato dal 1995 al 2010,  hanno datogli esiti  che sappiamo. E’ ora di cambiare.


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