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Patto di stabilità, Regione ripartisce spazio finanziario

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 31 Maggio 2013 alle 18:02 | 0 commenti

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Regione Veneto - Con un decreto del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, è stato ripartito il plafond a disposizione per il Patto verticale incentivato 2013, secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità. “Esprimo soddisfazione per il raggiungimento di questo obiettivo – spiega l’assessore al bilancio e agli Enti locali, Roberto Ciambetti –, pur nella consapevolezza che il margine di manovra che riusciamo a offrire a Province e Comuni è purtroppo limitato.

Ma posso anticipare che una nuova ripartizione tra gli Enti locali veneti per complessivi 30 milioni di euro di ulteriore ‘spazio finanziario’ sarà definita entro la fine del prossimo giugno se l’emendamento che abbiamo proposto in sede di Conferenza Stato-Regioni sarà accolto dal Parlamento”.

“Già con questa prima tranche – prosegue Ciambetti – consentiremo a numerose amministrazioni locali di effettuare pagamenti che altrimenti sarebbero rimasti bloccati, immettendo nuova liquidità nel sistema economico e onorando finalmente gli impegni assunti con aziende che attendevano la loro corresponsione per opere e lavori già eseguiti”.

Con una deliberazione del 3 maggio scorso, la Giunta veneta, sulla base delle intese definite in sede di Conferenza permanente Regione-Autonomie Locali, ha messo a disposizione un plafond complessivo di 50 milioni di euro, di cui euro 37,5 a favore dei Comuni e 12,5 a favore delle Province. La Regione, verificata la regolarità delle domande, che dovevano pervenire entro il termine del 17 maggio scorso, e l’esistenza dei requisiti di virtuosità degli Enti richiedenti, ha accertato la validità delle richieste avanzate dalle sette Province e da 469 Comuni veneti.

In applicazione dei criteri di riparto, sono stati individuati i seguenti 5 plafond:

-         plafond a favore delle sette Province, di importo pari a 12,5 milioni di euro (la richiesta complessiva di spazi finanziari, in base alle domande utili pervenute, era di oltre 96 milioni di euro);

-         plafond a favore di un Comune che ha attestato di trovarsi in stato di criticità o di emergenza, determinato da contenziosi definiti con provvedimenti giudiziari o con lodo arbitrale, per un importo di 29 mila euro;

-         plafond a favore di 413 Comuni, tra i 1.000 e 15.000 abitanti, per un importo di 26 milioni e 221 mila euro (la richiesta era di oltre 298 milioni di euro);

-         plafond a favore di 49 Comuni, tra 15 mila e 50 mila abitanti, per un importo di 7,5 milioni di euro (la richiesta complessiva era di oltre 117 milioni di euro);

-         plafond a favore di 6 Comuni con più di 50 mila abitanti, per un importo di 3 milioni e 750 mila euro (la richiesta era di oltre 143 milioni di euro).

Gli Enti locali beneficiari, quindi, sono autorizzati a peggiorare il proprio obiettivo relativo al Patto di stabilità interno 2013 nei limiti della quota loro assegnata ed esclusivamente al fine di favorire i pagamenti dei residui passivi in conto capitale in favore dei creditori.

La Regione, dal canto suo, ha dovuto rideterminare i propri obiettivi programmatici riducendoli di 50 milioni di euro, prevedendo, inoltre, che ANCI e UPI regionali effettuino, con il coordinamento regionale, il monitoraggio sull’effettivo utilizzo del plafond concesso.

Leggi tutti gli articoli su: patto di stabilità, Regione Veneto

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