VicenzaPiùCool - Spettacoli, cultura, eventi, gossip di Vicenza, Bassano, Thiene, Schio, Montecchio, Arzignano e del Vicentino.

Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale  - Il progetto della Venezia-Monaco dopo quarant'anni non ha più ragione di esistere e la Regione Veneto dovrebbe abbandonare la società per l'autostrada Alemagna, costituita metà degli anni Settanta, e che non ha realizzato neanche un metro di asfalto. A chiedere il recesso da quello che nel primo piano regionale di sviluppo della Regione - 1975 - era vagheggiata come la nuova autostrada di valico che doveva unire Veneto e Baviera è Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale della Sinistra veneta.

Pettenò ha presentato una proposta di legge, fatta di due articoli - che impegna la Giunta recedere in 60 giorni da una società "inutile" che, a distanza di quarant'anni, non ha ancora realizzato l'oggetto per cui esiste e che "continua a collezionare perdite di esercizio, più di duemila euro nel 2012". La società, attualmente presieduta dal presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro, conta la partecipazione, oltre che della Regione Veneto (che detiene lo 0,025 per cento dei 312 mila euro di capitale sociale), di 5 province venete e di numerosi comuni e camere di commercio delle tre regioni interessate, Veneto, Friuli e Trentino Alto Adige. "La Spa Alemagna - spiega Pettenò - viene tenuta in vita da mezzo secolo solo per alimentare un progetto che non è mai stato realizzato, né che lo sarà mai, visto che Italia e Germania hanno ratificato il protocollo di applicazione della Convenzione per la protezione delle Alpi che impegna gli Stati alpini ad astenersi dalla costruzione di nuove strade transalpine di grande comunicazione. E lo stesso consiglio di amministrazione della Spa Alemagna - aggiunge Pettenò - ha proposto di mettere in liquidazione la società".