Quotidiano | Categorie: Politica

Old Lady torna, Bulgarini va. Negli Usa, da novello Renzi...

Di Edoardo Andrein Venerdi 27 Marzo 2015 alle 22:09 | 1 commenti

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Old Lady, la bomba da 4000 libbre della Seconda guerra mondiale disinnescata lo scorso 25 aprile all'ex aeroporto Dal Molin con un'operazione che comportò per ragioni di sicurezza l'evacuazione di 30 mila cittadini, sarà formalmente consegnata al Comune di Vicenza domenica 29 marzo verso le ore 11 in Fiera di Vicenza. Cerimonia per la quale il sindaco Achille Variati ha lasciato l’incombenza al vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, fresco di selezione da parte del Dipartimento di Stato americano per un prestigioso viaggio negli Stati Uniti d’America.

Da noi contattato nel pomeriggio per congratularci e chiedere un commento che potesse anche chiarire meglio l’importante riconoscimento, l’assessore nonchè vice rappresentante dei cittadini vicentini ci ha liquidato velocemente con un “adesso non posso proprio, semmai ci sentiamo domani”.

E allora, immaginando che ben altra attenzione sarà riservata ai suoi portavoce su quel che rimane del Giornale sempre più di chi lo sponsorizza e sempre meno di Vicenza, per informare subito i non lettori del GdV e quelli che verificano le sue veline anche da noi non ci resta che affidarci alla nota preparata dal Comune, nella quale si parla di “Current U.S. Social, Political and Economic Issues for Young European Leaders I” nell'ambito dell'International Visitor Leadership Program, organizzato e interamente a carico del Dipartimento di Stato USA”.

Palazzo Trissino mette in risalto come il vicesindaco “parteciperà come unico amministratore italiano" a un “progetto, estremamente selettivo, rivolto a giovani leader europei” e al quale “in passato hanno preso parte giovani leader italiani come lo stesso presidente del Consiglio Matteo Renzi”.

Insomma sembra una vera e propria “bomba” per il leader europeo Bulgarini d’Elci che rappresenterà non solo Vicenza ma anche l’Italia, e che per il suo futuro politico vede aperto uno spiraglio beneaugurante verso il portone di palazzo Chigi.

Poi magari al Dipartimento di Stato americano qualcuno glielo dirà che il prescelto si rifiutò di indossare la fascia tricolore per protesta durante l’inaugurazione della nuova base militare Usa a Vicenza.

E magari nella “patria della democrazia” forse qualcuno si accorgerà che la seconda carica della città ricopre quel ruolo senza essere stato candidato, ed eletto, nella competizione elettorale. In questo sì emulo di Matteo Renzi, primo ministro senza aver vinto lui, ma il suo avversario interno Bersani, le elezioni...

Nel frattempo, però, il prescelto non eletto deve pensare ad accogliere l’arrivo della bomba Old Lady a Vicenza, un momento memorabile per la città suggellato dall'esibizione della Fanfara storica degli alpini in congedo, che precederà il trasporto al Museo del Risorgimento e della Resistenza, dove, in attesa della realizzazione del Museo dell'aria al Parco della Pace, sarà esposta nel piazzale d'ingresso insieme ad una targa con i nomi degli artificieri.

Per questa bomba c’è la certezza che rimarrà nella memoria dei vicentini.

Per l’altra c’è ancora tempo.

(nella foto Bulgarini d'Elci con la fascia da sindaco a fianco del console americano con delega al cultura Christopher M. Wurst in occasione di una recente visita a Vicenza)


Commenti

Inviato Sabato 28 Marzo 2015 alle 07:38

Forse imparerà alcune elementari norme della democrazia, come quella che in politica si rappresenta un'amministrazione quando si è eletti e non nominati come i cortigiani.
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