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Oggi davanti a Site Pluto il ricordo della bomba atomica di Hiroshima

Di Edoardo Andrein Martedi 6 Agosto 2013 alle 19:18 | 0 commenti

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I giovani in visita alla “città militare” di cui abbiamo raccontato domenica, si sono ritrovati oggi sotto il cocente sole di mezzogiorno nel giorno del ricordo del devastante scoppio della bomba atomica di Hiroshima, in Giappone. Il gruppo di giovani partecipanti al campo internazionale “Città, non basi militari” si è dato appuntamento davanti al sito militare Pluto, insieme ai militanti del No Dal Molin, ai rappresentanti nazionali di Pax Christi e alcuni “appassionati” paesani di Longare.

Un capannello di un centinaio di persone che con bandiere e striscioni ha voluto ribadire ancora una volta la proposta di riconvertire le installazioni militari “in un centro di formazione e azione per promuovere lo sviluppo del continente africano” come suggerito anche dal vescovo Beniamino Pizziol tramite la sua lettera in cui motivava la sua mancata presenza alla inaugurazione della nuova base americana.

Stamattina davanti a site Pluto erano presenti anche Josè Henriquez, segretario di Pax Christi International; il vescovo Giovanni Giudici, presidente di Pax Christi Italia e don Renato Sacco, segretario nazionale di Pax Christi Italia per ricordare “l’anniversario dello scoppio della bomba atomica, un evento simbolico affinché non accada più nulla di simile e in solidarietà con la cittadinanza vicentina, perché tutti gli investimenti militari sono contro lo sviluppo umano e contro il cammino della pace”.

Ma c’è stato spazio anche per le parole di Dario che abita a Brescia ed è uno dei giovani partecipanti al camp che si sta svolgendo in questi giorni a Vicenza e provincia:

“Oggi fa caldo, ma stavano molto peggio le vittime ingiustificate di Hiroshima tanti anni fa; noi crediamo che un mondo di pace sia possibile, non esiste una guerra giusta, dobbiamo indignarci e protestare contro tutte le guerre: stiamo spendendo tanti soldi per le opere militari e intanto ci sono tante persone povere al mondo che non hanno da mangiare.”

Infine ha voluto far sentire la propria voce anche Bruno (nella foto), un abitante da lungo tempo di Longare che ogni anno viene a manifestare davanti a Site Pluto il giorno del ricordo della bomba atomica di Hiroshima:

“Negli anni ‘80 qui nella caserma di Longare c’erano le armi nucleari e c’è stato un vero e proprio occultamento di informazioni ai danni dei cittadini; io manifesto per far conoscere la sofferenza che la bomba atomica ha provocato nella popolazione giapponese, o quella più recente di Bassora in Iraq con i bambini deformi a causa dei proiettili con l'uranio”.


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