“Note Risorgimentali”, concerto con l’Orchestra di Fiati della Provincia di Vicenza
Giovedi 9 Giugno 2016 alle 18:33 | 0 commenti
Comune di Vicenza
Nel ricordo del 168° anniversario della battaglia di Vicenza del 10 Giugno 1848, della Strafexpedition del 1916 e del 150° dell’annessione del Veneto all’Italia, l’assessorato alla partecipazione del Comune di Vicenza, in collaborazione con il Museo del Risorgimento e della Resistenza, il Gruppo Alpini di Campedello e il Gruppo Alpini di Monte Berico, organizza sabato 11 giugno alle 21 nella Basilica di Monte Berico a Vicenza, una serata concertistica con l’Orchestra di Fiati della Provincia di Vicenza diretta dal Maestro Andrea Loss, uno dei più premiati giovani direttori di orchestre di fiati in Italia ed Europa.
L'ingresso sarà gratuito. Per il concerto, inizialmente previsto al Parco del Museo di Villa Guiccioli, è stata scelta la Basilica di Monte Berico, per gentile concessione del priore, per consentirne lo svolgimento nonostante il previsto maltempo. La seconda edizione di “Note Risorgimentaliâ€, dopo l'esordio del 2015 che ha visto una grande partecipazione di pubblico al Parco del Museo di Villa Guiccioli, prevede l'esecuzione di brani di compositori dell’800 e ’900, per rendere omaggio agli immani sacrifici della popolazione e ai protagonisti di avvenimenti che hanno insanguinato il territorio vicentino, modificandolo anche dal punto di vista orografico. Avvenimenti che sono diventati pagine importanti di Storia dell’Unità d’Italia.  Per annunciare il concerto erano presenti a Villa Guiccioli l'assessore alla partecipazione Annamaria Cordova, Andrea Loss, Maestro dell’Orchestra di Fiati della Provincia di Vicenza, Diego Giaretta, capogruppo del Gruppo Alpini di Campedello, e Alberto Pieropan vice capo gruppo del Gruppo Alpini di Monte Berico.
“A memoria della battaglia del 10 giugno 1848, abbiamo proposto il concerto “Note Risorgimentali†per la prima volta nel 2015 con un notevole successo tanto che abbiamo ritenuto di ripeterlo ricordando quindi nuovamente una delle battaglie più violente e con esito negativo per la città – ha dichiarato l'assessore alla partecipazione Annamaria Cordova -. Sabato 11 giugno sarà quindi l'occasione per ricordare il patriottismo dei vicentini che con forza hanno lottato perché Vicenza fosse annessa al Regno d'Italia nel 1866, anno in cui è terminata la dominazione austriaca. La storia non deve essere dimenticata e nemmeno coloro che hanno lottato per i loro ideali. Mi auguro che anche i giovani di oggi crescano con forti ideali, qualunque essi siano. Questa iniziativa, che ricorda anche la Strafexpedition del 1916, è il risultato dell'unione di più forze: insieme al Comune hanno collaborato i Gruppi alpini di Campedello e di Monte Berico, oltre che l'illustre Maestro Andrea Lossâ€.
“La musica è un linguaggio universale, non deve avere limiti ma è uno strumento che deve trasmettere ideali, come ha ricordato l'assessore Cordova – è intervenuto Andrea Loss, Maestro dell’Orchestra di Fiati della Provincia di Vicenza - . Il programma che proponiamo quest'anno è dedicato ai popoli che cercano di trovare identità e di liberarsi dagli oppressori. Nell'Ouverture Vincenzo Gambaro, che si trovava in Francia poco dopo la rivoluzione francese, esprime tutti gli ideali dell'epoca. Darius Milhaud, compositore francese ed ebreo, costretto a vivere in una sedia a rotelle, relegato in un campo di concentramento durante la seconda guerra mondiale, riuscì a scappare in America dove è stato accolto come insegnante di musica e dovei spiegò agli americani com'era la Francia all'epoca. La suite alterna momenti allegri, che illustrano la bellezza della Francia, e momenti tristi, per far capire come si sentivano i bambini francesi durante la guerra. Jerico di Bert Appermont è un poema sinfonico che ricalca la ricerca della terra promessa da parte del popolo di Israele. Questi sono alcuni dei brani che verranno eseguiti sabato e che ci auguriamo possano trasmettere tutti questi valori. L'orchestra di fiati e percussioni, che a Vicenza sarà presente con oltre 50 elementi, è reduce dal concorso internazionale di Bertiolo dove ha ricevuto il secondo premio, mentre il primo premio non è stato assegnatoâ€. Â
I gruppi alpini coinvolti sono orgogliosi di collaborare per la realizzazione dell'evento che rievoca episodi storici che desiderano vengano conosciuti dalla popolazione. I componenti dell'Orchestra, principalmente fiati e un consistente numero di percussioni, eseguiranno l'Inno di Nazionale di Michele Novaro, St. Florian Choral di Thomas Doss, Ouverture di Vincenzo Gambaro, Suite Francaise di Darius Milhaud, il Silenzio, Jerico di Bert Appermont, Klezmer Class di Johan de Meij e Danze Macedoni di Luciano Feliciani.
In occasione dell’anniversario dei cento anni dalla Grande Guerra, verrà ricordato il X Giugno 1848 vicentino, un fatto d’armi, inserito nella grande rivoluzione europea del 1848, che pose Vicenza ed i suoi cittadini nell’idea di essere popolo libero e indipendente in una prossima Nazione che si chiamerà Italia. Fu una battaglia europea, a difesa delle barricate innalzate in città e a Monte Berico, con volontari provenienti dalla Stato del Vaticano, svizzeri e da altri paesi europei. Per stroncare ogni resistenza il feldmaresciallo Radetzky schierò a Vicenza 30.000 uomini con 114 cannoni contro 11.275 difensori, in parte volontari e male armati, con 38 cannoni. La città di Vicenza negli anni successivi pagò duramente l'insurrezione all’impero asburgico. Il suo senso patriottico le venne riconosciuto dallo Stato Italiano, dopo l’annessione del Veneto all’Italia del 1866, con il conferimento della prima medaglia d’oro al valor militare che avvenne, per mano del re Vittorio Emanuele II in piazza dei Signori, il 19 ottobre dello stesso anno. Per tale occasione il Comune di Vicenza scelse, in luogo del Gonfalone, la Bandiera d’Italia, esprimendo nuovamente con tale scelta, il suo patriottismo verso la nuova Patria. Questo patriottismo Vicenza lo pagò caro anche con lo scoppio della Grande Guerra, quando il suo territorio divenne cerniera e perno difensivo del nostro esercito, specialmente nella battaglia degli Altipiani, combattuta tra il 15 maggio e il 27 giugno 1916, che causò complessivamente la perdita di 230.545 soldati. L’Orchestra di Fiati della Provincia di Vicenza è nata nell’estate del 2010 per la volontà di alcuni musicisti vicentini di creare una nuova eccellenza musicale nel proprio territorio. Essa si compone di una cinquantina di selezionati strumentisti tra affermati professionisti e giovani talenti del Veneto. Fin dal suo esordio l’Orchestra è diretta dal Maestro Andrea Loss, uno dei più premiati giovani direttori di orchestre di fiati in Italia ed Europa.
L’Orchestra è composta principalmente di fiati e di un consistente numero di percussioni in grado di eseguire repertori di altissimo livello, dal sinfonico e cameristico alle moderne colonne sonore dei film, dall’operistico europeo al musical americano, passando per arrangiamenti e sperimentazioni jazz, rock, blues, swing, latino, e musica contemporanea, con lo sguardo sempre attento alle scritture originali per orchestre di fiati degli ultimi decenni. Il repertorio è decisamente vario, brillante e divertente per il pubblico: spazia in ogni genere musicale senza essere mai né scontato né banale, sia per la ricercatezza degli arrangiamenti, sia per scelta dei programmi. La formazione modula secondo le caratteristiche richieste in ogni brano proposto ed è proprio questa la peculiarità dell’orchestra, la formazione modulare: dal quartetto, al pieno organico. L’Orchestra di Fiati, benché nata da poco tempo, ha riscontrato immediato successo e notorietà tra il pubblico con esibizioni nei teatri, ville, e piazze, a Marostica, Vicenza, Thiene, Dueville, Sandrigo, e Montecchio Maggiore.
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