"Non c'è più tempo", campagna diritto allo studio iniziata stanotte anche a Padova
Giovedi 10 Ottobre 2013 alle 17:59 | 0 commenti
Il Sindacato degli studenti - In tutt’Italia parte oggi la campagna nazionale per il diritto allo studio “Non c’è più tempo†e anche a Padova i motivi per dire che non c’è più tempo sono tanti. Parliamo di borse di studio, alloggi universitari, mense e contribuzione studentesca: il diritto allo studio, un diritto dimenticato, ignorato dalla Regione Veneto, sottofinanziato dallo Stato, prevalentemente autofinanziato da noi studenti.
Infatti in queste settimane è in discussione nella Commissione Cultura alla Camera il Dl n.
104/13 (c.d. "Decreto Istruzione"), che interviene sull'Università e nello specifico in materia
Diritto allo studio e accesso ai Corsi di laurea.
Oltre a non essere prevista una legge quadro nazionale che definisca i livelli essenziali, nel
provvedimento vengono stanziati meno fondi dello scorso anno.
Per questo motivo Link - Coordinamento Universitario ha presentato alcuni emendamenti
per migliorarlo, visualizzabili nel seguente link:
http://linkcoordinamentouniversitario.it/index.php?
option=com_content&view=article&id=1042:gli-emendamenti-di-link-al-decretoistruzione&
catid=3:newsflash&Itemid=57
Non è un caso, quindi, che rilanciamo e raccogliamo le firme per la campagna “Non c’è più
tempo - 10 proposte per il diritto allo studioâ€, infatti un’ennesima volta le intenzioni del
governo, e della regione veneto, sono chiare: il diritto allo studio non rientra tra i principi
fondamentali da salvaguardare e difendere.
Questa campagna si inserisce nel contesto padovano tra posti letto perduti e tavoli delle
nostre “care†mense.
Abbiamo perciò appeso nei punti strategici della città degli striscioni che sintetizzano le
questioni sollevate: dalla sede dell’Esu per i posti letto nelle residenze, alla mensa
Piovego per l’aumento delle tariffe mensa, dall’ufficio del Diritto allo Studio per le borse
di studio e al Palazzo Bo per la contribuzione studentesca.
Infatti quest’anno le austere politiche sull’istruzione e sul diritto allo studio sono tangibili in ogni
aspetto della vita universitaria:
1. Borse di studio. 1700 studenti stanno ancora aspettando la borsa di studio relativa
all’anno accademico 2012/2013. Ricevere la borse di studio con più di un anno di
ritardo non è un vero supporto allo studio, perché ciò costringe gli studenti a mantenersi
con altri fondi finché non la ricevono, quindi tanti studenti decidono di non iscriversi non
avendo le finanze prima di iniziare l’anno accademico (negli ultimi 10 anni si sono
iscritti 57.000 studenti in meno nelle università italiane).
2. Tariffe mensa. Negli ultimi 4 mesi c’è stato un aumento del 15% delle tariffe mensa,
coinvolgendo tutte le fasce di reddito, anche le fasce protette.
3. Residenze universitarie. A Padova per 60.000 studenti sono disponibili solo 650
posti letto nelle residenze universitarie. Si tratta di un rapporto indescrivibilmente
sconcertante in confronto alle offerte europee. Inoltre negli ultimi 3 anni sono stati
messi a disposizione 250 posti in meno, e la gestione dell’assegnazione dei posti di
quest’anno accademico ha destato non pochi dubbi, infatti è stato da inizio settembre
che Il Sindacato degli studenti ha seguito tutte le vicende da vicino difendendo i diritti
degli studenti idonei non beneficiari.
4. Contribuzione studentesca. Secondo il rapporto Federconsumatori l’Ateneo di Padova
è il secondo con le tasse più alte d’Italia.
Concludiamo ricordando l’articolo 34 della Costituzione Italiana: I capaci e meritevoli, anche
se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi..
Anche se privi di mezzi.
Tutti sanno già quali sono i nostri diritti. Il problema è salvaguardarli e fare in modo che anche
in tempi di crisi vengano rispettati.
Ed è per questo che scenderemo in piazza il 12 ottobre a Roma, alla manifestazione nazionale
“Costituzione: la via maestra†(www.costituzioneviamaestra.it), per ricordare i nostri diritti, e
per lottare per ottenerli.
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