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Nella chiesa di San Gaetano trova spazio la musica del '900 latino

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 22 Gennaio 2016 alle 16:34 | 0 commenti

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Bottega Armonica
I “Concerti del Mese” di Bottega Armonica tornano a salutare il nuovo anno, all’insegna della scoperta musicale che accompagna tanto i giovani artisti quanto il pubblico che li segue. Domenica 24 gennaio 2016 nella chiesa di San Gaetano, in Corso Palladio a Vicenza, alle ore 17, con ingresso libero, si darà spazio alla musica del ‘900 latino, con le “Quattro Stagioni” di Astor Piazzolla, nella versione per pianoforte (Elena Rossi), violino (Roberto De Maio), violoncello (Enrico Graziani) e orchestra, e con il concerto per vibrafono di Ney Rosauro.

Solista al vibrafono sarà Riccardo Nicolin mentre sul podio, a dirigere l’ensemble, sarà il M° Mariano Doria.
Mariano Doria
Concerti del Mese sono una proposta dell’Associazione Canone Inverso, con la direzione artistica di Roberto De Maio, e sono realizzati con il patrocinio del Comune di Vicenza. Mariano Doria è un direttore che, grazie ad una carriera musicale su fronti molto diversi (è violista e percussionista), porta un punto di vista vissuto in prima persona delle varie sezioni che compongono l’orchestra. «La musica – dichiara – è un grande contenitore di possibilità espressive. Io ne ho esplorato le due facce estreme, che si completano a vicenda: la parte melodica, romantica, e quella ritmica, a volte rock. Oggi mi dedico anche alla direzione, in un ruolo nuovo, che per me somiglia molto a quello del coach nel calcio: non gioca in prima persona, non è il virtuoso o il fantasista, ma deve essere un buon psicologo, capace di mettere insieme le personalità diverse, facendole stare bene e traendo il meglio da ciascuno.» Il programma, costruito da Mariano Doria e Roberto De Maio, nasce dal desiderio di dare risalto ai giovani musicisti della città. Di qui la scelta di Riccardo Nicolin, che lo stesso Doria ricorda come “allievo perfetto”, non solo perché dotato di uno spiccato talento musicale, ma perché sempre disponibile e molto ricettivo, disposto a seguire le indicazioni del maestro pur mantenendo una personalità propria nell’interpretazione dei brani.
«Eseguiremo le “Quattro stagioni” di Piazzolla – racconta Mariano Doria. Un brano che amo molto, e che ho eseguito io stesso suonando in orchestra. Mi sono concesso delle libertà interpretative, pensando che non dispiacerebbero all’autore, arricchendo l’organico di un drum set che mi permetterà di giocare sui colori per caratterizzare le stagioni. La scrittura di Piazzolla, più vicina al jazz che alla musica classica, lascia ampia libertà agli esecutori, sotto tutti i punti di vista. Ho cercato delle corrispondenze con le più famose stagioni vivaldiane, che appartengono al bagaglio culturale di tutti noi, e l’idea musicale che ho trovato si avvale proprio di sonorità aggiunte: il metallo delle percussioni a ricordare il ghiaccio dell’inverno, le suggestioni marine per l’estate, i tamburi che evocano il cadere delle foglie in autunno. Sono spunti acustici delle “mie” stagioni, e spero che saranno gradite anche dal pubblico.»
Si dice che in Argentina tutto può cambiare tranne il tango. Astor Piazzola fu un innovatore anche in questo, modificando per sempre il genere musicale della tradizione locale, facendolo diventare patrimonio del mondo intero, apprezzato nel Nord America e in Europa. Il nuevo tango di Piazzolla si contamina con il jazz, usa sapientemente dissonanze e affianca la sezione degli archi a strumenti quali l'organo Hammond, il flauto, la marimba, il basso elettrico, la batteria, le percussioni e la chitarra elettrica. Del compositore di Mar del Plata la Bottega Armonica eseguirà le Cuatro Estaciones Porteñas, le quattro stagioni di Buenos Aires, nate tra il 1965 e il 1970 come quattro tango separati e poi riuniti in una suite. Porteños sono gli abitanti di Buenos Aires e il titolo delle composizioni rimanda inevitabilmente alle celeberrime stagioni vivaldiane. Nella descrizione musicale di Piazzolla le stagioni si muovono a ritmo della danza, cariche di sentimenti, dallo struggimento alla tenerezza, di energia e ritmi palpitanti come solo dal tango si possono percepire.
Riccardo Nicolin
Nella seconda parte del concerto dall’Argentina di Piazzolla si passerà al Brasile, con il Concerto per Vibrafono di Ney Rosauro. Qui entra in scena il solista, il giovane vicentino Riccardo Nicolin, classe 1996, un ex-allievo del Liceo Musicale A. Pigafetta,dove si è diplomato sotto la guida dello stesso Mariano Doria. Ha poi conseguito il Diploma di triennio accademico presso il Conservatorio C. Pollini di Padova con il M° M. Pastore, per proseguire la formazione con master di percussioni in Italia e all’estero. È stato solista in diverse formazioni, quali OGV (Orchestra Giovanile Vicentina), Art Percussion Ensemble, Accademia Secolo XXI, SaMPL, Note in Allegria.
Nato a Rio de Janeiro, 24 ottobre 1952 e formatosi prima all'Universidade de Brasília, e poi alla Musikhochschule Würzburg dove si diploma seguito dal maestro Siegfried Fink, Ney Rosauro oggi è direttore degli studi di percussione all’University of Miami (USA). Il suo personalissimo stile di scrittura musicale combina melodie fascinose con ritmi incalzanti, dosando elementi del folklore brasiliano in composizioni dalla personalità inconfondibile, ricche di vita e di fantasia, che letteralmente incantano il pubblico di tutto il mondo. Questo concerto fu scritto nel 1995 e dedicato ad Evelyn Glennie, la talentuosa percussionista e compositrice scozzese rimasta sorda in tenera età ma egualmente capace di sentire la musica osservando e percependo le vibrazioni, tanto da essere una delle poche percussioniste che siano riuscite a intraprendere una carriera solistica, ai massimi livelli. Il Concerto per vibrafono è articolato in tre tempi: il primo, lento, esprime la vita della povera gente del nord-est del Brasile, il secondo tempo è una rielaborazione di un brano folkloristico in cui il vibrafono imita il suono delle scatole sonore usate per addormentare i bambini, nel terzo tempo il compositore si è ispirato ai momenti trascorsi lungo le spiagge di Rio De Janeiro.


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