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Nasce "Friulia Veneto Sviluppo Sgr": tutti i dettagli e i commenti

Di Edoardo Pepe Martedi 17 Giugno 2014 alle 15:39 | 0 commenti

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La partnership siglata tra la Finanziaria Regionale Veneto Sviluppo S.p.a. e la sua omologa del Friuli Venezia Giulia Friulia S.p.a. diventa operativa da questa mattina, martedì 17 giugno 2014, grazie all'accordo per un nuovo strumento societario di riassetto e rilancio delle pmi. Di seguito i dettagli dell'operazione e il commento del presidente del Veneto Luca Zaia.

Attraverso l’acquisizione da parte di Veneto Sviluppo del 51% di Friulia SGR, ridenominata in FVS SGR (Friulia e Veneto Sviluppo SGR), la rinnovata e strategica società operativa nel settore del private equity, dedicata allo sviluppo del tessuto imprenditoriale delle due regioni.

L'operazione, gia' autorizzata da Banca d’Italia, prevede l’avvio del primo fondo di FVS SGR con una dotazione prossima ai 50 milioni di euro, il cui fund raising è in fase di completamento e vede coinvolti Istituti di Credito, il mondo confindustriale dei due territori regionali, oltre a fondi pensione e aziende private. La nuova operatività andrà ad aggiungersi a quella di un fondo preesistente di circa 20 milioni di euro e alla gestione del fondo di Capitale di rischio di Veneto Sviluppo S.p.a. per ulteriori 35 milioni di euro.

Il progetto di implementazione e sviluppo della partnership ha l’obiettivo primario di aumentare il numero degli investimenti complessivi in operazioni di partecipazione per lo sviluppo del territorio delle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, al fine di svolgere non solo un mero supporto temporaneo ai fabbisogni delle imprese, ma per diventare un catalizzatore dinamico per la realizzazione di strategie di crescita dimensionale e competitiva delle imprese.

In questa particolare fase economica e sociale in cui molte piccole e medie imprese  Nord Est stanno ancora soffrendo a dismisura la crisi congiunturale, con cali di fatturato e di margini operativi che hanno originato un sensibile aumento dell’esposizione bancaria e un degrado del merito creditizio, dal sistema impresa dei due territori è richiesto un intervento qualitativamente diverso, che sia orientato al sostegno dell’industria e dei servizi ad essa collegati secondo principi di selettività ed efficienza, e che combini risorse pubbliche e private in un connubio virtuoso.

Per realizzare tale obiettivo è necessario l’utilizzo di strumenti e veicoli adeguati che possano superare le limitazioni di operatività di una tradizionale Finanziaria Regionale.

Ecco perché, sulla base di una precisa indicazione strategica dei due Presidenti di Regione Luca Zaia e Debora Serracchiani (foto), le due Finanziarie hanno deciso di focalizzare l’operatività di investimento su un apposito veicolo che presenta indubbi vantaggi:

Ø      aumentare il numero di interventi diretti nelle imprese promuovendo anche strumenti che possano supportare situazioni congiunturali particolari (come crisi-interventi e di ristrutturazione aziendale);

Ø      valorizzare l’impatto dei propri interventi sulla posizione competitiva delle imprese partecipate;

Ø      raccordare l’intervento pubblico con iniziative private con un effetto moltiplicatore;

Ø      migliorare l’immagine presso il sistema imprenditoriale regionale e nazionale in termini di impatto dei propri interventi e di posizionamento competitivo delle imprese;

Ø      diversificare i rischi;

Ø      attrarre investitori nazionali e altri enti istituzionali.

I fondi di FVG SGR saranno declinati e segmentati in maniera da coprire tutte le esigenze delle PMI delle due Regioni, sia nella fase di start-up che nella fase di espansione.

Il piano industriale di FVG SGR è stato sviluppato in un’ottica di forte valorizzazione delle competenze esistenti, avvalendosi del personale già operativo nel private equity delle due Finanziarie,  con la massima focalizzazione al contenimento dei costi, potendo anche contare sull’outsourcing delle due Finanziarie per lo svolgimento di alcune funzioni.

La governance prevede un Consiglio di Amministrazione snello formato da cinque membri equamente distribuiti, dove è prevista una rotazione triennale del Presidente, che per il primo periodo sarà indicato da Veneto Sviluppo S.p.a..

Le aziende target del primo fondo saranno selezionate da un campione di circa 4.500 imprese fra Veneto e Friuli Venezia Giulia, fra quelle aventi un fatturato compreso tra 10 e 130 milioni di euro, che abbiano progetti di crescita e di espansione. Nel complesso le risorse, che verrano per lo più impiegate attraverso apporti in aumenti di capitale dedicati, potranno avere un importante effetto moltiplicativo sul sistema in quanto base per ulteriori effetti di leva finanziaria, sia per l’apporto di nuova finanza da parte del sistema bancario, sia del conferimento di capitale da parte dell’imprenditore, che infine come risultante di coinvestimenti di altri fondi di private equity.

 

“In in questa iniziativa FVG SGR – spiega il presidente di Veneto Sviluppo S.p.a. Giorgio Grosso -abbiamo trasferito, insieme alla Finananziaria friulana, competenze e professionalità di primo livello, implementando le risorse da dedicare al rilancio effettivo del Nord Est, all’aumento della massa critica di competenze e di fondi disponibili, dedicabili alle attuali e stringenti necessità delle nostre pmi. Siamo convinti infatti – ha concluso il Presidente Grosso - che vada ulteriormente ridisegnato il ruolo delle Finanziarie Regionali, indirizzandolo sempre più allo stimolo di tutti i soggetti legati all’impresa e al coordinamento di tutti gli strumenti finanziari intercettabili e utilizzabili nel mercato”.

 

Il Presidente di Friulia Pietro Del Fabbro ha rilevato che” l’accordo che abbiamo siglato con Veneto Sviluppo racchiude forti valenze innovative che mi auguro possano essere da esempio per altri interventi simili. Innanzitutto mi preme sottolineare la ragione di fondo che ci ha convinto della bontà dell’iniziativa, quella ciòe che il sostegno alle piccole medie imprese debba prevedere interventi che superino la stretta territorialità di competenza delle Finanziarie regionali. Friuli Venezia  Giulia e Veneto hanno quindi inaugurato con questa iniziativa congiunta una nuova modalità, mi auguro di successo, per offrire alle imprese delle due Regioni una nuova opportunità di rilancio e sviluppo. Vorrei infine sottolineare la funzione strategica di FVF SGR che si propone come un elemento catalizzatore degli investimenti anche a medio lungo termine nei nostri territori proponendo, tra le altre, una nuova e solida collaborazione tra pubblico e privato”

Nel prossimo futuro è anche previsto che FVG SGR, tenuto conto dei necessari tempi d’integrazione della partnership, possa promuovere il lancio e la gestione di altri fondi territoriali anche di filiera, con un fund raising coerente con la tipologia d’interventi.

L’operazione è stata conclusa avvalendosi delle consulenze dell’avvocato Ciro Carano con studio in Trieste per Friulia S.p.a. e dei legali Riccardo Manfrini e Vittorio Titotto dello studio BMA di Treviso per Veneto Sviluppo S.p.A.

 

“L’operazione condotta a termine dalle due Finanziarie regionali oggi è un ulteriore tassello che permette al Veneto di continuare a riprendere la strada del rilancio industriale.”

Lo afferma il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia a margine del perfezionamento della partnership che ha reso effettiva oggi a Trieste la nascita di FVS Sgr (Friulia Veneto Sviluppo Sgr), prima realtà societaria partecipata dalle due Finanziarie territoriali che si rivolge al tessuto imprenditoriale locale e che mira ad aumentare il numero degli investimenti complessivi in operazioni di partecipazione nel capitale delle aziende di Veneto e Friuli Venezia Giulia.

“Ci sono fondi per circa 100 milioni di euro – precisa il Presidente Zaia - che ora sono utilizzabili per alimentare ulteriormente i progetti di riassetto e rilancio in settori strategici dell’economia dei territori delle nostre due regioni, dall’agroindustria al manifatturiero, alle start up, alle nuove tecnologie”.

“La Regione Veneto è certa – ha concluso il Governatore - che questo sia uno dei veicoli più utili per accrescere e sostenere le strategie di crescita dimensionale e competitiva delle nostre imprese, e un metodo anche propulsivo per raccordare l’intervento pubblico con iniziative private ora parcellizzate sul territorio, mirando e riuscendo ad attrarre investitori nazionali pronti a contribuire con le loro capacità alla ripresa competitiva del nostro sistema industriale”.

 


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