Quotidiano | Categorie: Musica

"Musica delle Tradizioni", la musica popolare del sud Italia approda a Vicenza. Ilaria Fantin: voglio rivivere la musica di quando non era vittima del mercato

Di Sara Todisco Giovedi 16 Giugno 2016 alle 12:34 | 0 commenti

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Da giovedì 15 a domenica 18 settembre presso il Teatro Comunale di Vicenza andrà in scena la quinta edizione del festival di musica popolare "Musica delle tradizioni" organizzato dalla Società del Quartetto con la direzione artistica di Ilaria Fantin. Si è tenuta questa mattina, 15 giugno, presso il foyer del Teatro Comunale la presentazione dell'evento introdotto dal vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci che si ritiene "felice di poter introdurre anche quest'anno questa manifestazione. Nasce come ricoscoperta delle tradizioni di popoli e culture diverse.

E' partita 5 anni fa e possiamo dire che ha funzionato. Numerose infatti le partecipazioni nonchè i  'tutto esaurito' e questo testimonia il successo di questo progetto". "Lo scopo del festival" continua Bulgarini, "è quello di raccontarsi, aprirsi e conoscersi con questa modalità: la musica. Questa iniziativa ha spento lo sciocco luogo comune per cui Vicenza non è in grado di accogliere le culture altre. Il tema di ques'anno è la tradizione italiana del sud". La direttrice artisca di Società del Quartetto, nonchè musicista, Ilaria Fantin entra nel dettaglio e racconta l'evento ringraziando il Comune, lì rappresentato dal vicesindaco Bulgarini d'Elci, "per aver creduto in noi sin dall'inizio". "Tre concerti, altrettanti workshop e un documentario: questo il programma del festival musicale. Tra le novità", ricorda Ilaria Fantin "c'è la partnership con Radio3Rai che seguo da sempre e che darà un respiro nazionale al progetto". L'evento si conluderà il 18 settembre, come ogni anno, sarà la festa dei bambini a chiudere le tre serate in musica. Si terrà in Piazza delle Erbe a seguito di un laboratorio tenuto dai maestri Michele Mastrotto e Massimiliano Varusio che vedrà partecipi circa 30 bambini di varie etnie. "Per quanto riguarda il documentario 'Miserable man-Postcards' ne ho già vista l'anteprima e non vedo l'ora di vederlo sullo schermo all'evento". Il regista e antropologo, Tommaso Dolcetta, ci svela parte della trama, "si tratta di un uomo che durante il periodo dell'alluvione vicentino, avendo perso il lavoro, decide di seguire la sua passione e di fare solo il musicista di strada e di viaggiare per il mondo. Sarà molto presente l'India, che antrambi abbiamo visitato più volte, io come antropologo e il protagonista come viaggiatore, per documentare la crescita e la passaggio alla modernità di questa stato attraverso la musica".
La direttrice artistica Ilaria Fantin si sofferma sui tre concerti che saranno i protagonisti dell'evento interamente dedicati alla musica tradizionale del sud Italia, tema a cui il festival musicale si dedicherà: Rachele Andrioli e Rocco Nigro rivisiteranno la tradizione delle prime e originali tarantelle sino ad arrivare alla musica dei cantautori; Musica Nuda con Petra Magoni e Ferruccio Spinetti hanno costruito una scaletta speciale solo per "Musica delle Tradizioni" compresa anche di pezzi scritti da cantautori contemporanei apposta per loro; infine Avion Travel, con Peppe Servillo, che pure hanno creato una scaletta apposita solo per l'evento oltre a portare il successo di Sanremo e le rivisitazioni di grandi cantautori.
"Qual è stata la nostra scelta artistica?" conclude Ilaria Fantin, "Un viaggio musicale dal 1400-1500 ad oggi con particolare attenzione ai primi 50-60 anni del '900 in cui la musica non era  vittima, come lo è oggi, del mercato ma scritta dal popolo per il popolo. E' questo ciò di cui ho nostalgia e ciò che mi piace ricordare con questo festival. Questa musica che viene reinterpretata negli anni è quella che fa rivivere e continuare a vivere la vera musica. Nel tempo ci siamo impegnati a dividere la musica in categorie e generi, ma il fatto è che nel momento in cui la musica viene cantata e suonata oggi è contemporanea".
Un ringraziamento da parte di Ilaria Fantin per gli sponor e in particolare Maltauro che "alla fine di ogni concerto viene e mi abbraccia. E' bello sapere che si è incoraggiati e appoggiati in ciò che si fa".


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