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Montagne di sangue: un vicentino precipita e perde la vita, un'altro muore durante una passeggiata

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 7 Luglio 2014 alle 14:13 | 0 commenti

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Soccorso Alpino e Speleologico Veneto - Partito ieri lungo un sentiero in località Castelletto per un rilevamento con il Gps non è più rientrato e i famigliari, che lo attendevano più a valle, preoccupati hanno dato l'allarme passate da poco le 20. Il cellulare dell'uomo, V.C., 53 anni, di Asiago (VI) era stato rinvenuto da una persona a terra. Sulla scarpata laterale erbosa le tracce di una scivolata.

Le squadre del Soccorso alpino di Asiago, arrivate poco dopo la chiamata, hanno purtroppo presto individuato il corpo senza vita sotto un salto di roccia di una cinquantina di metri. Difficile l'avvicinamento ostacolato dalla vegetazione intricata. Dopo aver tentato di raggiungerlo partendo dal basso, nella notte i soccorritori hanno quindi deciso di calarsi dall'alto sulla verticale. Ricomposta, la salma è stata imbarellata e sollevata verso l'alto con un paranco, per poi essere trasportata sulla strada e fino alla camera mortuaria. Si presume che l'uomo sia inciampato e, scivolato qualche metro sull'erba ripida, sia poi caduto nel vuoto perdendo la vita per i traumi riportati. All'intervento, che si è concluso poco prima delle 6, hanno preso parte 10 soccorritori e 3 agenti della Forestale. Presenti anche i carabinieri.

 

Si è concluso verso mezzanotte l'intervento del Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno, allertato alle 20.40 circa per il mancato rientro di un escursionista. L'uomo, P.L., 79 anni, di Arzignano (VI), si trovava con il figlio al rifugio Bertagnoli alla Piatta quando, nel pomeriggio, è partito per una passeggiata nei dintorni senza più fare ritorno. Mentre le squadre raggiungevano il luogo della scomparsa, un passante ha purtroppo rinvenuto il corpo senza vita dell'uomo, raggiunto subito da un primo soccorritore che si trovava nelle vicinanze. Da una prima ricostruzione, l'escursionista potrebbe essere scivolato in un tratto del sentiero dove una frana ha compromesso la stabilità dell'itinerario, finendo in un dirupo e rotolando per un centinaio di metri. Otto soccorritori hanno raggiunto la salma dall'alto e, dopo averla imbarellata la hanno calata fino al sentiero sottostante, per poi trasportarla alla strada e affidarla al carro funebre.

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