Quotidiano | Categorie: Politica

L'orso "vicentino" diventa un caso politico, la Lega Nord attacca Coldiretti

Di Edoardo Andrein Mercoledi 2 Luglio 2014 alle 20:43 | 0 commenti

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L'orso che sta portando scompiglio sulle montagne vicentine dell'altopiano di Asiago con una serie di attacchi famelici agli allevamenti della zona sta creando indirettamente anche un caso politico dopo le dure parole pronunciate dal presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola. Una risposta arriva dal presidente della Commissione Ambiente in Consiglio regionale, il vicentino Nicola Finco della Lega Nord, il quale indirizza anche una lettera al Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e al sottosegretario veneto Barbara Degani.

“L’unica cosa che conta, in questo momento, è che il Ministero dia un assenso rapido alla Regione per intraprendere le procedure previste nei confronti dell’orso M4 in Altopiano, in primis quella di mettergli un radiocollare per controllarlo negli spostamenti. Ogni altra polemica è assurda e porta solo lontani dall'obiettivo comune, e lo dico in particolare al Presidente di Coldiretti Vicenza che in questo momento è spinto, forse, più da intento politico che da reale interesse per la soluzione dell’emergenza. Se ha qualcosa da contestare alla Regione, lo dica chiaramente, perché nei fatti noi ci stiamo muovendo dall’inizio nei termini che ci consentono le leggi nazionali ed europee. Cerantola ci rimprovera una presunta inerzia che vede solo lui, dopo aver addirittura falsamente accusato la Regione, durante l’incontro di lunedì 23 giugno, di spendere soldi pubblici per il ripopolamento degli orsi. Ora, il presidente ci dica che intenti ha, perché a nostro avviso sono ben lontani dall’interesse effettivo per la soluzione del caso”.

Finco, infine, ricostruisce le mosse della Regione Veneto per tutelare gli allevatori dell’Altopiano:

“Dopo l’allarme lanciato il 23 giugno, già 4 giorni dopo ho portato ad Asiago l’assessore Stival, i tecnici, i sindaci, la Polizia provinciale e i Forestali, mentre il Dirigente regionale alla Caccia già aveva scritto al Ministero per chiedere l’autorizzazione a radiocontrollare l’animale per impedire che si avvicinasse alle zone di pascolo. Ed oggi ho sollecitato ancora il Ministro e il Sottosegretario Barbara Degani, che da padovana dovrebbe ben conoscere l’area dell’Altopiano e problemi delle malghe. Pertanto ritengo ingiustificata ogni accusa di immobilismo nei confronti della Regione: se Cerantola sostiene questo, mente per ragioni a me ignote ma che nulla hanno a che fare con la correttezza né con la realtà dei fatti”.


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