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Lo scontro tra i cacciatori in Veneto: Berlato risponde "allibito" a Ezzelini Storti

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 23 Gennaio 2014 alle 11:33 | 0 commenti

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Sergio Berlato, Deputato al Parlamento europeo - Rimaniamo allibiti dalle affermazioni dell'arcisindacalista di Recoaro che si erge a difensore dell'assessore regionale alla caccia, il leghista Daniele Stival. Storti afferma di avere ottenuto "ottimi risultati per la caccia in Veneto" da quando Stival ha assunto (disgraziatamente per i cacciatori del Veneto)  il ruolo di assessore regionale alla caccia.

Saremmo curiosi di sapere quali possano essere questi "ottimi risultati" dal momento che, da quando Zaia ha affidato l'assessorato regionale alla caccia a Stival, i cacciatori del Veneto hanno subìto una serie di incredibili penalizzazioni.

Calendari venatori ripetutamente sospesi per il malo modo in cui sono state preparate le numerose delibere regionali; mancata applicazione del regime di deroga, sempre permesso in Veneto prima dell'arrivo di Stival; mancata soluzione del problema degli appostamenti ad uso venatorio, nonostante la regione ( con la consulenza dei dirigenti di Federlega e di qualche ragazzotto arcisindacalista ) abbia emanato ben tre leggi e tre delibere regionali, una peggio dell'altra. Ciliegina sulla torta, speriamo sia l'ultima in ordine di tempo, la proposta di nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale adottata dalla Giunta regionale in data 12 agosto 2013 su proposta del leghista Stival che, se approvata dal Consiglio regionale, comporterebbe la decimazione dei residui cacciatori rimasti a praticare l'attivita' venatoria in Veneto.

Sarebbero questi gli ottimi risultati ottenuti per la caccia in Veneto? E' forse annoverabile come "ottimo risultato" la notizia diffusa in queste ore dall'assessore Stival che, bombardato dalle proteste che arrivano da tutto il Veneto e spaventato dalla notizia della mobilitazione generale dei cacciatori che iniziera' in fiera a Vicenza il 25 gennaio p.v., ha dichiarato di essere disponibile a modificare radicalmente la proposta di nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale che lo stesso Stival ha fatto adottare dalla Giunta regionale dopo aver stanziato ben 183.000 euro per pagare le consulenze ad un gruppetto di tecnici di sua fiducia, oltre alle consulenze ricevute dai dirigenti Federlega e dagli arci sindacalisti recoaresi.

Robe da matti! Questi ritengono un "ottimo risultato" il fatto di essere stati costretti a rimangiarsi la proposta di nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale che essi stessi avevano predisposto, non tutti a titolo gratuito.

Che situazione strana stiamo vivendo in Veneto: capiamo che siano i dirigenti di Federlega a difendere l'assessore tosiano Stival, dato l'accordo che ha visto affidare a Stival l'assessorato regionale alla caccia su pressione del leghista Flavio Tosi, diventato nel frattempo presidente regionale della Federcaccia.

Capiamo molto meno come sia possibile che, mentre uno come Sergio Berlato, pur appartenendo ad uno dei partiti facenti parte della maggioranza che governa la Regione del Veneto, abbia il coraggio di denunciare le nefandezze compiute da alcuni assessori regionali, ci sia dall’altra parte il ragazzotto arcisindacalista di Recoaro che, pur appartenente ad una forza politica che dovrebbe stare all'opposizione in Regione, difende a spada tratta un assessore leghista nonostante quest'ultimo abbia dato ripetute dimostrazioni di essere indifendibile.

Come avrà mai fatto l'assessore leghista a convincere l'arcisindacalista di Recoaro a schierarsi al suo fianco?

Speriamo che non sia bastata quella manciata di noccioline che sono servite a mettere a tacere alcuni dei dirigenti che fanno parte del CRAVN, l’impronunciabile acronimo che rappresenta quel raggruppamento temporaneo di dirigenti venatori presieduto, guarda caso, da quel leghista Flavio Tosi che ha voluto Stival come assessore regionale alla caccia (bella forza che il CRAVN difende Stival!!!).

Misteri della politica e dell’associazionismo politicizzato!

A proposito del consenso evocato da Storti per misurare la condivisione delle posizioni assunte: può spiegarci l'arcisindacalista di Recoaro come mai, proprio nel suo paese natale, la sua arciassociazione pare contare sul consenso di ben due associati di cui uno dal nome di Ezzelini Storti Giuliano ed un altro che risulterebbe essere un parente stretto del succitato arcisindacalista recoarese? Non sembrerebbe andare certo meglio a livello provinciale di Vicenza dove l’associazione del’arcisindacalista recoarese parrebbe contare su non più di qualche decina di associati.

Per puro senso di carità cristiana evitiamo di parlare dei mancati successi che l’arcisindacalista recoarese è riuscito ad inanellare ogniqualvolta si è misurato con il consenso popolare.

Venga pure alla Fiera di Vicenza sabato 25 gennaio p.v. l'arcisindacalista di Recoaro e vedrà quanti cacciatori condividono le nostre posizioni e quanti condividono le sue.


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