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Liddell all'Olimpico, Bulgarini: "Dal Vescovo parole sagge, i detrattori hanno molto da imparare"

Di Pietro Rossi Martedi 1 Settembre 2015 alle 15:39 | 0 commenti

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In qualche modo è la presunta vittima, la Chiesa Cattolica, a chiudere la polemica estiva sullo spettacolo di Angélica Liddel, dal titolo "Prima lettera di San Paolo ai Corinzi. Cantata BWV 4, Christ lag in Todesbaden. Oh Charle!". La lettera del vescovo di Vicenza pubblicata integralmente oggi sul nostro giornale, per quanto moderata prende le distanze da chi ha urlato allo "scandalo" e alla "blasfemia", quello spettacolo previsto al Teatro Olimpico.

E il principale accusato, il vicesindaco e assessore alla cultura Jacopo Bulgarini D'Elci, ha colto la palla al balzo, intervenendo oggi sull'argomento: "Il Vescovo ha dimostrato saggezza, al contrario di chi ha fatto a priori una becera strumentalizzazione". 

Il polverone, sollevato da esponenti politici locali - come la Lega Nord e l'opposizione consigliare di centro destra - associazioni come Forza Nuova e persino "anonimi" con sedicenti volantini, si è quindi placato? Di sicuro il commento del vescovo Beniamino Pizziol media sulle polemiche e non punta affatto il dito sullo spettacolo (Ho interpellato due amici credenti che hanno assistito alla rappresentazione - scrive il vescovo - e non comparirebbe alcun gesto blasfemo o irriverente contro il Crocifisso") e anzi riflette sulla libertà di espressione e pure smussa i toni invitando i futuri spettatori - in relazione a una scena in cui si rappresenta la trasfusione - ad andare a donare il sangue.
Dichiarazioni che sono diventate bandiera per Bulgarini: "Il vescovo ha improntato la sua analisi su una moderata e pacata saggezza nonostante fosse stato sottoposto a una pressione molto forte da partiti, assocciazioni e stampa - ha spiegato il vicesindaco - e ha avuto un meditato coraggio a non farsi influenzare preferendo di concedersi il tempo necessario per approfondimenti e riflessioni".
Poche parole e il tempo necessario per chiudere una polemica che ha incendiato la fine estate vicentina. "Sono nove giorni che viene raccontata una storia falsa solo per screditare un lavoro che stiamo facendo - chiosa Bulgarini - chi ha buttato fuoco sulle polveri ha molto da imparare".
La polemica non è però stata l'unica che ha coinvolto, nelle ultime settimane, il vicesindaco. Dal post su Facebook al vetriolo su Roma, alla visita di Vittorio Sgarbi. "La sua proposta sì che è blasfema (far fare da madrina ad una futura mostra una pornostar ndr )" scherza Bulgarini, rimarcando che la visita dello showman è stata del tutto inaspettata persino per lui e concludendo, questa volta seriamente: "Il punto cruciale di tutta questa vicenda è la difesa di un fatto artistico e io da amministratore pubblico credo di avere ben presente i confini per evitare che quello che sia farà in campo culturale possa essere fonte di offesa".


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