L'europeista Sartori e l'euroscettico Furlan "spingono" insieme Forza Italia. Secco e Zanettin gioiscono per le comunali
Lunedi 28 Aprile 2014 alle 12:43 | 0 commenti
Se, presentando alcune candidature alle amministrative e quelle alle europee di Lia Sartori e di Simone Furlan, Dino Secco, coordinatore provinciale della rifondata Forza Italia, insieme al senatore Pierantonio Zanettin sottolinea la presenza diretta del simbolo alle comunali in tutti e cinque i comuni con oltre 15.000 abitanti a differenza dai transfughi del "traditore" Alfano, come lo definisce il giovane Furlan, l'eurodeputata di lungo corso Sartori, dichiarandosi europeista convinta, invita a votare per Forza Italia, che fa parte del sempre europeista PPE, oppure, se si scelglie l'altra area, per i socialisti europei, gli altri che dell''Europa hanno sempre fatto una bandiera.
Il motivo, dice Sartori, è nella capacità di incidere sulle scelte del parlamento europeo che con i suoi regolamenti lascia libertà di espressione a tutti ma non consente i teatrini e gli ostruzionismi tipici di quello italiano perché alla base delle regole europee c'è la volontà di arrivare sempre a decisioni, mediate dalle varie esigenze ma non bloccabili da disegni non costruttivi.
Sarà più agevole "leggere" e interpretare nel video girato da VicenzaPiuTv, che pubblicheremo e trasmetteremo in streaming su www.vicenzapiu.tv, le due diverse anime dei due candidati presentati e presenti nella conferenza stampa appena conclusasi in Contrà delle Pescherie.
Diverse ma alla fine elettoralmente convergenti verso la fedeltà a FI e al suo leader storico, Silvio Berlusconi, abbracciato, però, in toto dal giovane Furlan non a casa animatore dell'Esercito di Silvio, ma stimato con qualche appunto dalla navigata Sartori.
Quando ad esempio, interrogata sulla forza mediatica ed elettorale di Matteo Renzi, dice sostanzialmente così: «per lui non sarà facile eguagliare percentuali conquistate nella sua area in Italia quando il Pci, anche più "difficile" da votare, superò il 36%. E poi il giovane premier assomiglia anche un pò al politicamente "giovane" Berlusconi quando si faceva prendere  la mano da promesse anche giuste ma che per essere mantenute richiedono una serie di passaggi complessi e lunghi. Vedremo. Intanto io cerco consensi nella mia area di amici storici che rilevo, dai primi contatti, come non abbiano scelto, sia pur lecita,ente, di passare sulla sponda di Alfano... La mia esperienza, fondamentale a navigare nel complesso  parlamento europeo, è a disposizione loro e delle giovani e nuove risorse che sperino arrivino».
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