Irma Lovato riscrive a Zaia dopo il 12 aprile 2013 e lo richiama alle sue responsabilità: "lei oggi c'è!
Venerdi 29 Agosto 2014 alle 18:12 | 0 commenti
Riceviamo da parte di Irma Lovato una lettera redatta nell'Aprile 2013, recapitata al Presidente della regione Veneto Luca Zaia e la pubblichiamo alla luce degli altri fattacci successi nel frattempo (leggi scandalo Mose e tangentopoli veneta) nella speranza di una risposta da parte sua circa le preoccupazioni esposte: non solo a parole ma con i fatti.
A meno che Zaia non faccia come Galan che dice che lui non c'entra nulla col sistema omonimo e che, infatti, oggi lui Chisso non lo "ama più". Cioè lui non c'era, non vedeva, non sentiva, non parlava.
Ma lei, presidente, lei che Chisso lo ha avuto come assessore fino al dirompere delle indagini e anche dopo i tempi della appena rivelata abiura di Galan non si sente tirato pericolosamete in ballo da Galan?
Presidente, per favore, scriva, risponda, chiarisca e faccia.
Ripetiamo, correva il giorno 12 aprile 2013 e ben altri fattacci, non pochi e addirittura peggiori di quelli a cui accennava Irma Lovato, sono recentemente successi. E non tutti sono già noti, parrebbe.Â
Lei c'è e confidiamo in una sua risposta se non altro perchè le elezioni regionali, l'unico vero spauracchio dei politici, si stanno avvicinando.
Grazie
Il direttore
Ecco la mail di accompagnamento con cui Irma Lovato ci ha fatto avere la lettera da lei scritta il 12 aprile 2013.
Gentile Direttore e redazione, in questi giorni, in seguito al decreto sbocca Italia, alcuni stanno tornando a parlare del proseguimento dell' A31 Valdastico Nord: e mi pare che lo facciano anche con poca cognizione di causa. Desidero mettervi a conoscenza di questa mia lettera che avevo scritto nell'aprile del 2014 al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia* senza mai riceverne risposta. Chissà , magari attraverso la vostra diffusione, una risposta riesco ad ottenerla: per il bene comune naturalmente.
Gentile Presidente della Regione Veneto Signor Luca Zaia, le scrivo a riguardo della vicenda-scandalo della Mantovani SPA, vicenda che sfiora anche alcune società vicine alla Regione Veneto. Desidero soffermarmi su alcune sue affermazioni riportate dai giornali locali; lei dice "Se l' impianto accusatorio fosse confermato, non basterebbe l' indignazione di fronte allo sperpero dei soldi pubblici ma ci vorrebbe il lanciafiamme".
Mi trova pienamente daccordo con lei che l' indignazione di fronte a questi possibili intrallazzi tra società private e pubbliche da sola non basta ma dissento con fermezza dalle sue parole "ci vorrebbe il lanciafiamme". Le parole ed il linguaggio se portati all' eccesso raramente danno prova, sia nel presente che nel futuro, di credibilità : esse funzionano più come variopinti fuochi d'artificio che quando appaiono illuminano la notte (e il nostro sconcerto) e poi in pochi secondi si ritorna nel buio più completo. Preferisco le parole sobrie, più aderenti alla realtà e proprio per questo più vicine al poter realizzare ciò che dicono. So che lei ha istituito un Nucleo Investigativo Interno Temporaneo e mi aspetto, visto che son passati più di 10 giorni, che vengano rese note le eventuali informazioni a cui tale Nucleo è giunto e come intende proseguire. Ha perfettamente ragione ed è impossibile dissentire con lei quando dice, in un' altra intervista, "Nessuno pensi di salvarsi dicendo non c' ero, non sapevo o guardavo da un' altra parte; tutti saranno inchiodati alle loro responsabilità ed a ciascuno verrà chiesto conto di quel che ha fatto o non ha fatto"; del resto è pur vero che quei fatti si riferiscono al periodo, riporto parole sue, "dell' era Galan". E' considerando tutto questo Signor Presidente che desidero porle alcune domande:
-Lei è certo di essere bene informato sul possibile proseguimento dell' autostrada A31?
-Sull' iter procedurale messo in atto da chi, pubblico o privato che sia, la vuole realizzare?
-Lei è a conoscenza delle modalità con cui, solo finora, sono stati calpestati la dignità e i diritti dei suoi cittadini per ottenere, quantomento, l' approvvazione da parte del CIPE?
-La sua Giunta, grazie all interessamento del vicepresidente della Regione Veneto, il Sig Marino Manzato, ha varato una legge che intende tagliare il consumo di suolo nella nostra regione (GdV 26 febbraio 2013): lei sa quanti metri quadrati di suolo verranno sottratti alla popolazione e alla coltivazione? E quanti ne verranno vincolati?
Le dico questo Signor Presidente, perchè tra 10 - 15 anni, non abbia a dire " non c'ero, non sapevo o guardavo da un' atra parte". Perchè questa è "l'era Zaia".
I cittadini conoscono e sanno l'uso delle parole e anche l'uso del voto e nelle ultime elezioni hanno dato prova che il lanciafiamme non è un attrezzo utile per far intendere le loro ragioni, e tantomeno che lo intendono usare: è molto più forte ed incisivo il segno che lascia la matita all'interno delle gabine elettorali. Naturalmente per chi ha desiderio e volontà di comprendere.
Attendo una sua risposta.
Cordiali saluti
Irma Lovato
*(eccone il riscontro di spedizione> Da: [email protected] Data: 12/04/2013 10.02 A: <[email protected]> Ogg: Proseguimento A31 Valdastico Nord)
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