Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica

Le ipocrisie e i distinguo della Moretti su tangentopoli veneta

Di Giorgio Langella Venerdi 6 Giugno 2014 alle 00:12 | 1 commenti

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Ho appena letto un paio di frasi pronunciate dalla neo parlamentare europea Alessandra Moretti (nella foto  in un dibattito con Galan organizzato da VicenzaPiù, ndr) durante la trasmissione "Otto e mezzo" de La7: "Mai avuto dubbi sul sindaco di non vedo sostanziale differenza Venezia e non abbiamo dubbi oggi sull'amministrazione della città. Le responsabilità vanno distinte, il sindaco Orsoni è accusato di finanziamento illecito mentre a Galan si contesta un vero e proprio sistema".

E poi: "Sono accuse enormi se è vero che in Veneto c'era un sistema di collusione è giusto che chi ne era coinvolto paghi, per fortuna c'è una nuova generazione in politica che può riconquistare la fiducia dei cittadini".
Sinceramente non capisco due cose.
La prima è che non vedo sostanziale differenza tra i reati contestati a Orsoni e Galan (e io odio le ipocrisie e i distinguo tra due comportamenti, per me, molto simili che si basano sulle posizioni politiche dei protagonisti dello scandalo Mose). Non vedo sostanziale differenza tra finanziamento illecito e un vero e proprio sistema (di corruzione). Il risultato finale è che, se confermate le accuse, entrambi hanno ricevuto soldi e che hanno, così, contribuito a far lievitare i costi del Mose. Costi pagati dai contribuenti onesti.
La seconda è che vorrei mi si spiegasse quale sarebbe la nuova generazione che fa politica? È, forse, una questione anagrafica? Conosco tanti anziani integerrimi e altrettanti giovani rampanti poco raccomandabili. Vorrei si spiegasse bene se la "nuova generazione" sia quella arrogante e supponente che osanna il vincitore Renzi magari cambiando idea più per convenienza che per convinzione. Mi sembra di ricordare (ma la memoria può giocarmi qualche scherzo) che, durante la recente campagna elettorale per le europee, la capolista PD per il Nord-Est ha partecipato a una iniziativa elettorale promossa dal presidente della Maltauro. E che questo avveniva mentre Enrico Maltauro veniva arrestato per lo scandalo legato all'Expo. Una partecipazione lecita, per carità, ma forse leggermente "inopportuna".
È forse questo il "nuovo che avanza"?


Commenti

Inviato Venerdi 6 Giugno 2014 alle 07:48

Ricordiamoci che Venezia è stata governata dal Partito Democratico per decenni...nessuna sapeva???
Certo è la solita doppia morale, che la sinistra coltiva da sempre: indulge verso i propri e condanna gli avversari.
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