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Le associazioni "verdi" a Vicenza per fermare il consumo di suolo: "avviare una nuova fase"

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 25 Novembre 2013 alle 15:44 | 0 commenti

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Civiltà del Verde, Italia Nostra, Fiab Tuttinbici, Legambiente, Slow Food del vicentino, WWF - Borgo Berga, la Rotonda, L'arco e le Scalette che portano a M. Berico, i colli, i fiumi deturpati e messi in pericolo. Un paesaggio deturpato in modo irreversibile, un pericolo in agguato e quanti ancora? L'Italia, che ha un patrimonio edilizio e monumentale di interesse storico artistico come nessun altro Paese al Mondo, dal dopoguerra ad oggi (dich. di M. Monti ott. 2012) ha cementificato un'area pari a Lombardia, Liguria e Emilia Romagna, più di ogni altro Paese europeo.

Ciò dipende da diversi fattori, il primo è che nonostante l'alto livello di tassazione presente nel nostro Paese, le Amministrazioni locali sono lasciate senza risorse e quindi gli oneri di urbanizzazione diventano una auspicata fonte di entrata.

Il secondo fattore è che il sistema edilizio è poco trasparente, troppi subappalti e le imprese edili italiane, che per il 95% hanno meno di 10 dipendenti, sono fragili e esposte in modo pesante sul fronte finanziario.

È in questo contesto che si continua a costruire anche se sono centinaia di migliaia le abitazioni e i capannoni commerciali/artigianali/industriali che giacciono sfitti o invenduti, coprendo suolo agricolo fertile.

Alla fine il quadro che risulta è quello del saccheggio del Territorio e dello sfregio al Paesaggio.

La riconversione dell'ex Cotorossi di Vicenza, con la costruzione del nuovo tribunale, è una evidenza di questa situazione, dove alla enorme colata di cemento già realizzata sulla confluenza dei Fiumi Retrone e Bacchiglione, ne è prevista una seconda sull'argine opposto al di là del Bacchiglione.

A Vicenza sono diverse le aree dove sono previsti nuovi volumi edificatori previsti dal Piano degli Interventi, e c'è una crescente domanda dei cittadini di essere consultati sul futuro urbanistico della città, sono diversi i comitati che si battono per lo stop al consumo di suolo, come anche la manifestazione a S. Lazzaro indetta dal Comitato I Pomari.

Legambiente, Italia Nostra, Civiltà del Verde, WWF, Fiab Tuttinbici, Slow Food del vicentino, da Vicenza chiedono alle Amministrazioni Comunali e Regionale di invertire la tendenza alla cementificazione in essere, assumendo lo Stop al consumo di suolo e la Bellezza come due criteri fondanti per avviare una nuova fase economica e sociale.

Alle Imprese e ai lavoratori edili diciamo che il lavoro non manca, c'è una enorme necessità di interventi di ristrutturazione, di riqualificazione termica e energetica degli edifici esistenti, come c'è necessità di piste ciclabili, di trasporto pubblico.

Per queste ragioni abbiamo manifestato a Borgo Berga qui a Vicenza, come manifesteremo sabato 30 novembre prossimo a Venezia.


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